Aggiornamenti sociali
di
Giacomo Costa S.I. di «Aggiornamenti Sociali»
Tommaso Vitale Docente di Sociologia nell'Università di Milano-Bicocca
L'8 aprile si celebra la Giornata internazionale dei rom e sinti, in ricordo del primo Congresso internazionale del popolo rom tenutosi a Londra l'8 aprile 1971 e della costituzione della prima associazione mondiale dei rom riconosciuta dall'ONU. L'Europa è da sempre popolata da una pluralità di gruppi zigani; sono parte della storia locale delle tante società urbane e rurali che compongono il mosaico europeo.
Si tratta di gruppi assai differenti per tradizione e cultura: gitani, yemish, manoush, camminanti, travellers, gypsy, sinti, romungro, olah, rom, boyas e altri ancora. È una vera e propria «galassia» di minoranze che, se considerata nel suo insieme, costituisce la più grande minoranza europea: circa dieci milioni di persone, dicono le stime di Bruxelles, molti di più se consideriamo anche i Paesi che non aderiscono all'UE e le persone che nelle guerre balcaniche degli anni '90 hanno perso ogni appartenenza nazionale. Il numero aumenta ancora se usciamo dall'Europa e guardiamo ai lom del Libano, ai dom del Medio Oriente, ai gruppi presenti in Mongolia, negli Stati Uniti, in Russia, in Brasile. Una complessità assai rilevante di cui spesso si conosce pochissimo.
Solo un italiano su mille, stando alle statistiche, ha almeno un'informazione minima su questa «galassia». Sappiamo anche che nel nostro Paese il grado di ostilità verso questi gruppi è altissimo, più alto persino dei livelli di odio razziale raggiunti nei Paesi ad apartheid istituzionalizzato. Avere una buona informazione sembra il fattore maggiormente correlato alla riduzione dell'avversione verso queste persone, insieme all'età: le persone più anziane, infatti, in Italia sono quelle che hanno meno paura degli zingari, poiché conservano la memoria di rapporti positivi di scambio e complementarità che hanno caratterizzato per molti anni le relazioni fra questi gruppi e la società maggioritaria. Più si è giovani, invece, più la rappresentazione di questi gruppi diviene omogenea, stereotipica, tutta interna a un immaginario della miseria e della devianza.
Così pochissimi, anche fra coloro che hanno gli intenti più solidali, tengono conto della stratificazione interna a questa galassia, in cui a fianco di comunità di recente immigrazione vi sono gruppi assai radicati che gestiscono attività economiche rilevanti (l'industria circense, lo spettacolo viaggiante, il mercato dei cavalli e degli animali da sella, e molto altro, a seconda dei Paesi considerati). Pochissimi sanno che esiste un'élite romani, colta e dinamica, che si coordina a livello transnazionale, trova forme di rappresentanza e di lobbying, agisce nelle e con le istituzioni internazionali. Le maggiori istituzioni hanno degli uffici appositi (Banca mondiale, ONU, Commissione europea, Consiglio d'Europa, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Esistono centri di ricerca che pubblicano riviste scientifiche e coordinamenti di ricercatori zigani di diverse appartenenze.
Internet permette di avvicinarsi a questo mondo complesso e di cambiare il nostro sguardo. Dedicare un po' di tempo a guardare questi siti consente di cogliere le molteplici sfaccettature di queste minoranze. A fianco delle pagine dedicate alla difesa dei diritti umani e alla promozione sociale, si scoprono le tante tradizioni, il fascino delle produzioni musicali, la memoria orale e scritta, i diversi modi di relazionarsi al viaggio e alla stanzialità, i percorsi di spiritualità e le modalità di interrogare le grandi religioni monoteiste.
http://erionet.org
L'Ufficio di informazione europeo sulle popolazioni rom (ERIO, European Roma Information Office) è un'organizzazione internazionale fondata nel 2003 per promuovere e tutelare i diritti delle popolazioni rom con uffici a Bruxelles, dove svolge attività di lobbying nei settori dell'istruzione, dell'occupazione, dell'assistenza sanitaria e dell'alloggio. Rete di varie associazioni di rom e di persone che si occupano degli stessi, ERIO si distingue per la particolarità di promuovere la partecipazione di comunità rom nei processi decisionali a livello europeo, nazionale e locale.
Il sito dell'organizzazione, principalmente in inglese, ma con pagine anche in italiano, romani, bulgaro, ungherese, russo, rumeno e spagnolo, offre, attraverso un ricco bollettino settimanale (e-news), approfondite informazioni di attualità politica con notizie di quanto accade a livello europeo e nei vari Stati membri dell'Unione. Interessanti anche le parti che riferiscono delle attività dell'organizzazione (progetti, pubblicazioni, inchieste). Ricca è anche la lista di link alle maggiori istituzioni governative nazionali che si occupano di questioni legate ai rom. Un sito analogo, ma più centrato sulla lotta al razzismo nei confronti dei rom e sulla difesa dei diritti umani è quello del Centro europeo per i diritti dei rom (ERRC, European Roma Rights Centre): <www.errc.org>.
www.dosta.org
Si tratta del portale di una campagna di sensibilizzazione promossa dalla Commissione europea. «Dosta» è una parola romani che significa «basta»: la campagna si propone di sensibilizzare i «non rom», aiutandoli a superare i pregiudizi e gli stereotipi e a conoscere meglio i cittadini rom presenti in tutti gli Stati dell'Unione. Particolarmente interessanti i materiali di sensibilizzazione forniti dal sito, che vanno da foto, volantini e poster a spot radiofonici e televisivi. Nella sezione «Is this a stereotype?» (Questo è uno stereotipo?) si affrontano in maniera sintetica e agevole 15 dei principali luoghi comuni sui rom.
Per avvicinare le molteplici attività a favore dei rom promosse dalle istituzioni a livello europeo si può consultare il sito del Consiglio d'Europa (<www.coe.int>), o quello dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (<www.osce.org/odihr/18148.html>).
www.romadecade.org
Attraverso il sito Decade of Roma Inclusion 2005-2015 (Decennio per l'inclusione dei rom 2005-2015) si può conoscere nei dettagli l'interessante iniziativa politica dei Governi di Paesi dell'Europa centrale e sudorientale per migliorare la situazione socioeconomica delle popolazioni rom di quelle regioni. Undici Paesi che annoverano significative minoranze hanno aderito al progetto: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Montenegro, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia e Ungheria. Recentemente, nel febbraio 2009, anche la Spagna ha aderito all'iniziativa, primo tra i Paesi della «vecchia Europa». Ogni Paese ha sviluppato un Piano decennale con obiettivi specifici per le aree prioritarie (educazione, impiego, salute e alloggio), cercando di coinvolgere organizzazioni governative, intergovernative e non governative con le popolazioni rom.
www.idebate.org/roma/
Più ampio è lo sguardo del Roma Buzz Aggregator, sito sostenuto dall'Open Society Institute, un'associazione filantropica con base a New York, ma con filiali in tutto il mondo. Il sito raccoglie automaticamente i link a tutte le notizie, nuovi post di blog, immagini, filmati, musiche e qualsiasi altro materiale concernente i rom che appare sulla rete.
Oltre a un archivio che presenta i materiali organizzati in ordine cronologico, ne offre uno organizzato per Paese. Tra i Paesi più rappresentati troviamo Francia (400 articoli), Regno Unito (311), Italia (253), ex Iugoslavia (218) e gli altri Paesi dell'Est. Presenta inoltre una cartina che mostra la provenienza delle ultime notizie su rom e sinti, e un diagramma in cui si può vedere quanto vengono menzionati ogni giorno dell'ultimo mese i termini legati ai rom nella «blogosfera».
www.sivola.net/dblog
Venendo all'Italia, un blog tanto disorientante quanto insostituibile è Mahalla, nome con cui venivano chiamati i quartieri ghetto in cui hanno vissuto per secoli i rom nell'Europa dell'Est. Si tratta di uno spazio virtuale, ideato dal milanese Fabrizio Casavola per creare una rete di contatti fra rom e sinti in tutta Italia e in diversi Paesi del mondo. Se si prende il tempo per esplorarlo con cura e ci si arma di pazienza, il sito si rivela una miniera di informazioni, progetti, denunce, storie, commenti, link ecc.: un archivio di quasi 3mila articoli raccolti in poco più di tre anni di vita. Il tutto per rovesciare i luoghi comuni sulle popolazioni rom.
http://sucardrom.blogspot.com/
Con base a Mantova, Sucar Drom (letteralmente in romani, «bella strada») è la sezione italiana di un'organizzazione formata «da appartenenti alla società maggioritaria (in senso numerico) e da appartenenti alle società sinte e rom», che si batte per il riconoscimento dei pieni diritti di cittadinanza delle minoranze nazionali ed europee sinte e rom e contro tutte le forme di discriminazione che attualmente colpiscono queste popolazioni. Sul blog dell'associazione, è possibile trovare una raccolta particolarmente completa della normativa (internazionale, comunitaria, statale e regionale) che direttamente o indirettamente interessa le comunità rom e sinte. Molto interessante è il quotidiano commento alle notizie riguardanti fatti di cronaca, posizioni politiche e avvenimenti sui rom.
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