Da
Roma_Benelux
PresseOcean.fr Nantes, martedì 24 marzo2009, Società Il dispositivo dei
terreni convenzionati comincia a dare i suoi frutti
Una casa per i Rom
Dumitru e Maria approfittano al massimo della loro piccola casa e
dell'orto che hanno sistemato
Una trentina di persone sono state rialloggiate. Esempio con una di queste
famiglie installata a Bellevue, Nantes.
Sorride e ringrazia il cielo. "Questa casa, è un sogno che si realizza", ripete
Dumitru, come per convincere se stesso. Da due mesi, questo padre di famiglia
rom è stato rialloggiato dai servizi della metropoli di Nantes. Con sua moglie e
gli otto figli, occupa il piano di un edificio nel quartiere Bellevue a
Nantes.
Sala da pranzo, soggiorno, cucina, bagno e tre camere. Non un gran lusso, "ma è
bella davvero" si rallegrano Dumitru e la sua sposa Maria. "Abbiamo la nostra
camera, i ragazzi ne condividono una, le ragazze un'altra", descrive il padre.
"Ci hanno donato dei mobili, abbiamo tutto il necessario". Un reale sollievo per
una famiglia che ha vissuto oltre cinque anni in roulotte.
Cinque anni nei campi
Dopo un passaggio in Italia, Dumitru era venuto in Francia per curare suo figlio
maggiore. "Gli avevano diagnosticato una grave malattia, in Romania non
aveva alcuna possibilità", racconta. Finalmente, l'adolescente si rimetterà. "Ma
ho deciso di restare. Mi son detto che qui c'erano più opportunità". Dumitru
prende rapidamente un tono più basso. Con la sua famiglia, ha assaggiato la
feccia dei campi selvaggi dell'agglomerato. "Siamo stati a lato di Beghin Say,
sul lungofiume Wilson, in una casa a Cheviré poi sul terreno della Meuse",
espone nei dettagli Dumitru che si rammarica di "questa logica di espulsione"
contro i Rom. Il padre di famiglia concatena piccoli lavori giornalieri, spesso
stagionali. "E' dura vivere così. Ci si preoccupa per i figli", prosegue. Poi,
arriva il 2007 e la messa in atto dei terreni sistemati dalla metropoli di
Nantes e dal Consiglio Generale. Dumitru e Maria sono integrati in questo
dispositivo che prevede un accompagnamento verso il lavoro e l'alloggio. Un
percorso che non è senza chiedere sacrifici.
Comunità
"La vita in comunità è molto importante nella nostra cultura. Alcuni hanno preso
male l'installarsi in casa, molti sono gelosi", spiega Dumitru che, senza
tagliare i contatti con i suoi, ha messo da parte certe tradizioni. "Occorre per
integrarsi. Per esempio, non mi rivolgo più al tribunale della comunità, ma
credo nella giustizia francese".
Evoluzione che gli ha aperto le porte di questo alloggio. Anche se resta
temporanea, si tratta di una casa precedentemente svuotata dalla metropoli di
Nantes, in attesa della sua distruzione. Oggi il padre moltiplica gli sforzi per
trovare un contratto a tempo indeterminato. Ed ha ritrovato il gusto di
accogliere: "Soprattutto, ritornate a prendere un caffè o a mangiare un
barbecue. Quando il nostro orto sarà pronto, sarò pieno di frutta e legumi da
assaggiare":