Da
Tarantolati Sud Magazine
Caserta 17-03-09 NB. la mamma rom della foto, da 20 anni in Italia, ha
trovato ottima ospitalità in Francia.
Caserta. La persecuzione del popolo rom continua. L'Opera Nomadi denuncia: "I
sindaci sgomberano le comunità rom non seguendo le direttive inviate dal
prefetto commissario straordinario per i rom della regione Campania Alessando
Pansa".
La comunità rom di Teverola, proveniente da Giugliano, nei giorni scorsi si è
spostata nuovamente dopo l'intimazione di sgombero. In realtà alcune visite di
poliziotti alla comunità con l'invito di sgomberare il terreno, all'insaputa
della prefettura di Caserta, avrebbero portato i rom ad andare via spaventati e
a spostarsi in altro Comune, sotto un altro ponte. Terrorismo psicologico molto
efficace. Il giallo sullo sgombero porta a credere che sotto ci sia una regia
del tipo "scaricabarile" da parte dei sindaci che agiscono facendo pressioni per
sgomberi nonostante l'ordinanza da parte del prefetto Pansa indichi
l'individuazione dei terreni comunali per ospitare i rom e migliorare le loro
condizioni di vita. I numerosi bambini, per i quali il prefetto Pansa chiede di
progettare in scolarizzazione, sono privati dei loro diritti elementari,
sballottati da un luogo all'altro (proprio a Teverola il caso di una bambina di
soli 4 anni malata di cancro all'utero che è stata in chemioterapia, ora fuori
pericolo). L'Opera Nomadi, nel ringraziare la prefettura di Caserta (il
prefetto Ezio Monaco, il vicario Francesco Provolo e lo staff presieduto da
Emilia Tarantino) e il prefetto Alessandro Pansa (ottime anche le intenzioni per
l'impiego dei rom nella raccolta rifiuti) che si adoperano per sollecitare
progettazione per campi attrezzati e scolarizzazione, stigmatizza il
comportamento di alcuni sindaci che ostacolano l'integrazione mediante la non
osservanza delle circolari. Il prefetto, nominato per i rom, infatti ha disposto
l'individuazione di aree idonee alla realizzazione di nuovi insediamenti per
porre fine allo stato di emergenza in cui si trovano le comunità, chiedendo ai
Comuni di indicare il numero di persone che sarebbe possibile accogliere. La
presidente dell'Opera Nomadi Nadia Marino spiega: "Resta un abissale scollamento
tra le intenzioni del prefetto Pansa (che a Napoli si è mostrato solerte umano e
disponibile) esposte nelle interviste in tv e i fatti, che, purtroppo, a causa
di una politica ottusa e poco lungimirante da parte delle amministrazioni
comunali, porta ad una condizione di vita peggiorativa delle comunità presenti.
Ciò vanifica gli sforzi delle associazioni di volontariato e del coordinamento
di enti che hanno partecipato alla tavola in prefettura per la progettazione in
politiche d'integrazione". Ad oggi nulla si è fatto nonostante un decreto del
Ministero della Pubblica Istruzione inviti a inserire i rom nel mondo della
scuola: "E' costituito presso la Direzione Generale per lo Studente, per le
finalità espresse in premessa, un Gruppo di lavoro con il compito di formulare
proposte e pareri sul programma di iniziative per contrastare il fenomeno
dell'abbandono e della dispersione scolastica per i minori Rom, Sinti e
Camminanti, da realizzare nell'ambito del sistema nazionale d'istruzione, al
fine di consentire un efficace coordinamento e di evitare la duplicazione con
consequenziale spreco di risorse umane e finanziarie". Secondo quanto scritto
nel protocollo d'intesa della prefettura di Caserta, quest'ultima "curerà il
coordinamento delle attività che fanno capo a ciascun ente ivi comprese
eventuali attività di bonifica dai rifiuti presenti nei campi e in prossimità
degli insediamenti e l'assegnazione di container da parte della Protezione
Civile della regione Campania". La Regione Campania inoltre dovrebbe impegnarsi
"ad individuare i fondi per l'attuazione delle finalità del protocollo anche
sotto forma di cofinanziamento agli enti locali aderenti. Curerà, inoltre, il
reperimento di container e roulotte da parte della Protezione civile regionale
per la sistemazione dignitosa delle famiglie destinatarie degli interventi".
Nella provincia di Caserta sono stati censiti i campi nelle seguenti zone: S.
Arpino, S. Maria C.V., Teverola. e Capua (ex campo profughi), S. Maria a Vico,
Maddaloni. L'Opera Nomadi chiede che ciascun Comune individui microaree da
attrezzare che dovranno ospitare non più di una decina di famiglie. Dovranno
essere assicurati: l'energia elettrica, l'acqua potabile, i servizi igienici, il
trasporto scolastico, le vaccinazioni obbligatorie mediante un'Unità di strada
della Asl. L'Opera Nomadi s'impegna a svolgere attività di consulenza,
progettazione, sensibilizzazione. Anche attraverso l'ausilio del volontariato si
impegna, altresì, a collaborare per la buona riuscita delle attività di
scolarizzazione, assistenza sanitaria, con particolare riguardo al programma di
vaccinazioni, a rendere operativo uno sportello legale e sanitario. La
collaborazione con i Comuni è necessaria, in quanto dovranno impegnarsi a
rendere disponibile un pulmino per l'accompagnamento di 20 bambini (o più in
base all'esigenza), provvisto di due autisti coadiuvati da un assistente sociale
che, in collaborazione con gli operatori sociali dell'associazionismo,
provvederanno alla risoluzione dei problemi che ostano alla assidua e proficua
frequenza scolastica dei minori rom. Intanto in Sardegna qualche mesi fa: "La
Giunta regionale ha approvato una proposta normativa, in linea con le più
recenti politiche dell'Unione europea sui Rom, che riconosce Rom e Sinti quali
minoranza linguistica regionale".