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Serbia
Di Fabrizio (del 15/03/2009 @ 09:38:29, in Regole, visitato 1841 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

10/03/2009 By Bojana Milovanovic per il Southeast European Times a Belgrado [...]

immagine di Nikola Barbutov

Secondo quanto ha detto l'8 marzo Ivica Dacic, Ministro degli Interni, il governo serbo intende passare entro la fine di aprile una legge anti-discriminazione a lungo discussa. Il decreto della legge è una delle condizione per l'ingresso della Serbia nella cosiddetta lista bianca di Schengen, che permetterà ai cittadini serbi di viaggiare senza visto nei paesi membri UE.

Il giornale Blic ha riportato il 10 marzo che, escludendo qualsiasi "cambio sostanziale" al testo, il comitato Per una Serbia Europea era pronto ad appoggiare la legge. Tuttavia, ha anche riportato che il governo non la manderà al Parlamento prima che la Chiesa Ortodossa abbia dibattuto le parti controverse della legge nel suo Sinodo del 10 marzo.

Il governo ha adottato la bozza di legge alla fine del mese scorso, ma i rappresentanti delle "tradizionali" Ortodossa, Romana Cattolica, Islamica, Evangelica e altre fedi hanno obiettato sull'articolo 18, che garantisce libertà di conversione religiosa, e sull'articolo 21, che proibisce la discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Il governo ha quindi portato la legge all'esame del Parlamento.

Le OnG hanno definito antidemocratico l'intervento religioso nella legislazione.

"Mi chiedo se dovrò chiedere ad ogni differente chiesa la loro opinione, ogni volta che una legge sta per essere adottata," ha protestato Rasim Ljajic, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ha anche notato che nessuno gli ha notificato di una teleconferenza governativa in cui si è deciso di porre la legge alla considerazione del parlamento.

Secondo il suo ministero, il gruppo che soffre maggiormente la discriminazione in Serbia sono i Rom, con l'ineguaglianza che riguarda anche donne e disabili.

La discriminazione contro i Rom è la più frequente dato che una gran porzione di quella popolazione manca di documenti d'identità. I Rom non possono esercitare il loro diritto all'istruzione e non hanno accesso all'assicurazione sanitaria o agli assegni previdenziali.

La bozza di legge definisce i casi generali e speciali di discriminazione ed immagina la creazione di una rappresentanza per la protezione dell'uguaglianza, i cui membri potranno essere contattati nel caso si sperimentassero discriminazioni. La rappresentanza potrebbe anche inviare un ammonimento o lanciare procedimenti giudiziari contro i presunti colpevoli.

A causa del momento critico economico, la rappresentanza non inizierà i lavori prima dell'inizio del 2010. Sino ad allora, se la legge entrerà in vigore, i membri pubblici potranno lanciare da sé i procedimenti giudiziari.

La legge dovrebbe diffidare dalla discriminazione sulle basi della nazionalità, religione ed età, come pure sulle basi delle differenze sessuali.

Le multe per gli atti di discriminazione, a seconda che il colpevole sia recidivo, varieranno dai 53 ai 1.056 euro. La Serbia è l'unico paese in Europa ancora senza una legge sull'eguaglianza di genere.