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Malesseri ricorrenti
Di Fabrizio (del 02/09/2005 @ 22:33:28, in Italia, visitato 2119 volte)

Come se il tempo stesse girando in tondo. Dopo un po', è normale che venga il mal di testa.

Una tesi, che ritrovo sempre più spesso: gli islamici oggi sono visti come 70 anni fa erano descritti gli ebrei (sottotitolo ovvio: il fascismo e il razzismo di allora stanno tornando con altre vesti)

Nel frattempo sta aumentando il mal di testa. Di questi islamici non mi fido... Li capisco, sono d'accordo, ma non mi fido. Quando scrivono di democrazia, di civiltà. di tolleranza... in realtà sono preoccupati di difendere loro stessi e magari quel poco e quel tanto che sono riusciti a portare con sé.

Quei paragoni che li disgustano, quelle immagini che li offendono, il sentirsi etichettare a priori come ladri o asociali... insomma, il repertorio di 70 anni fa, per chi è nato Rom è stato il pane quotidiano, fino a non farci più caso. Ora si [ri]scopre il razzismo e il fascismo di questi comportamenti. Ma manca ancora coscienza che gli islamici di oggi, sono gli Zingari di oggi (e di ieri). E se non si capisce questo, le vittime possono trasformarsi nei nuovi carnefici, più evoluti e civili.

Il principio è lo stesso: non riconoscere l'altro come un proprio simile. Senza voler far niente per capire da dove abbiano avuto inizio le differenze, ma soltanto per cintare idealmente il proprio cortile. Così è facile parlare di un popolo (che è la più grande minoranza europea) rinchiudendolo nella gabbia fisica e morale della devianza e della depravazione. Senza guardare oltre. Osservo che i tassi di natalità, mortalità, reddito, scolarizzazione che si trovano tra i Rom e i Sinti europei, sono grossomodo gli stessi dei campi profughi in Palestina o delle township sudafricane. Però, sarei giudicato razzista se parlassi di loro come qualsiasi persona civile (occidentale e no) si riferisce a chi non ha ne patria, ne bombe, ne IADL. O meglio, ci sarebbe chi si occupa di difesa legale, ma per ragioni sociopolitiche preferisce operare in paesi più facili da destabilizzare.

Mal di testa acuto: faccio quel che posso per calmarlo e scrivere della pulizia etnica che in questo clima europeo potrebbe essere il futuro degli islamici. Ma l'argomento è ancora un tabù mediatico: sappiamo di cosa succede fuori dai nostri confini, quello che succede in Italia (che si tratti di rimpatri forzati, attentati razzisti, discriminazioni) rimane forzatamente ristretto nella corrispondenza tra intimi.

 

PS: Ho soltanto riscritto una lettera che mandai 16 anni fa ai giornali. Allora, avevo visto un campo Rom soltanto due volte e già si stava cercando di fare in modo che le cose potessero cambiare. Ho dovuto cambiare pochissimo per rendere i 16 anni che sono passati.

PPS del giorno dopo: Ma davvero tenere un blog serve a sfogarsi? Quando tutti sfogano i loro mal di testa, senza sapersi ascoltare, si finisce a scrivere per se stessi. Anche a sfogarmi, vedo che le cose sono addirittura peggiorate da 16 anni fa.

Una volta c'era l'ebreo che da persona diventava categoria, tirato in mezzo anche quando non aveva niente a che fare col discorso. La personificazione di ciò che è negativo.

  • Su il Giornale.it di ieri: si parla di Kusturica, ma visto che il tema del film sono i Rom, il titolo diventa: «C’è chi si fa arrestare solo per avere un tetto»
  • Su La Padania online: titolo "AL QAEDA RIVENDICA LA STRAGE DI LONDRA" e testo "... Insomma - detto con la massima delicatezza per ...quelle vittime - gli sciiti sono l'equivalente, per mentalità, costumi e arretratezza, degli zingari. ..."  di Blondet (dove ho già sentito questo nome?)