Per le ronde il nemico è lo zingaro
Di Fabrizio (del 02/03/2009 @ 09:20:10, in Italia, visitato 1718 volte)
- di Dijana Pavlovic
Ho ricevuto una telefonata da un Sinto. Mi dice che devo smettere di dire che
Rom e Sinti sono lo stesso popolo, che loro non c'entrano nulla con i rom
stupratori e che per colpa nostra i gage se la prendono anche con i Sinti. Non
capisco. Poi mi arrivano notizie di alcuni amici preoccupati : in diverse città
italiane prossime alle elezioni amministrative esponenti del Popolo delle
Libertà hanno offerto ai Sinti - cittadini italiani- 50€ per voto in cambio di
protezione dopo una eventuale vincita.
È già successo - mi dicono - anche con altre formazioni di destra. Gli "zingari"
allora non sono proprio tutti da buttare via e da prendere a "calci nel
culo"? Ce ne sono che servono per una manciata di voti e così si esporta un po'
del proprio razzismo nelle comunità che ne sono anche l'oggetto e scatenare
un'altra guerra: Sinti, cittadini italiani, votanti, contro i Rom stranieri,
"tutti stupratori e ladri" e non votanti.
Mi chiedo che protezione possono offrire a queste persone terrorizzate? Forse le
ronde selezioneranno in che campo andare? E come potranno spiegare questo ai
loro elettori che in ogni campo senza distinzione vedono solo zingari e basta?
Come la prenderanno quegli elettori che sul Facebook hanno creato un gruppo che
si chiama ACCENDI ANCHE TU UN FIAMMIFERO ... PER DARE FUOCO A UN CAMPO ROM!!! e
che ha 14400 iscritti che ripetono nella loro chat, le parole i concetti dei
vari Borghezio e che non vedono l'ora di iscriversi alle associazioni "civili e
innocue" che faranno le ronde "armati solo di telefonini"?
Tanto per non lasciare dubbi uno di questi aspiranti rondisti si firma con un
nome tragicamente famigerato: Himmler. Questi sono gli allievi di Gentilini che
con la stessa camicia verde e dallo stesso palco di Bossi e Maroni invoca
l'eliminazione dei bambini zingari. La Lega, come l'apprendista stregone di Paul
Dukas (per chi avesse visto Fantasia di Disney) ha innestato con la sua campagna
di terrore contro immigrati e rom una deriva razzista che trova nelle norme del
pacchetto sicurezza legittimità e giustificazione e soprattutto scava nella
coscienza delle persone il solco incolmabile dell'odio. Io vengo da un paese
distrutto dall'odio e Ivo Andric, grande scrittore serbo, ci aveva ammonito: "Io
so che l'odio e la collera hanno una loro funzione nello sviluppo della società.
Ci sono ingiustizie e soprusi che solo i vortici dell'odio e della collera
possono annientare. Ma non si tratta dell'odio che rappresenta un momento nel
processo di sviluppo della società, la tappa inevitabile di un'evoluzione
storica, ma di un odio che si manifesta come una forza autonoma, che trova in se
stesso la propria ragione di essere. È l'odio che fa scontrare l'uomo con un suo
simile e poi li rigetta entrambi nella miseria e nella disgrazia, o li
sotterra."
dijana.pavlovic@fastwebnet.it
28 febbraio 2009
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