Sinti replicano a denunce per furto elettricità. "Colpa di Enel e Comune"
Di Fabrizio (del 17/02/2009 @ 09:46:39, in Regole, visitato 1547 volte)
La scorsa settimana, la denuncia per sei abitanti del campo nomadi di Via
Islanda, accusati di essersi allacciati irregolarmente alla rete elettrica. Ora
la replica dei Sinti: "hanno fatto un errore, ma il furto è anche da parte
dell'Enel e dell'Amministrazione comunale".
| 16 febbraio 2009 | A sostenere questa tesi è Davide Gerardi, italiano di etnia
Sinti, coordinatore dell'associazione culturale 'Sucar Mero'. "E' vero che
quelle persone hanno fatto un errore - spiega - ma è anche vero che pagano
bollette mensili da 240-260 euro per un kwh, quando in ogni casa se ne pagano 70
per tre kwh: il furto è da parte dell'Amministrazione comunale e dell'Enel".
Alla richiesta, avanzata nelle scorse settimane, di alzare la fornitura e,
contestualmente, abbassare il costo delle bollette, ha argomentato ancora Gerardi,
"all'Enel mi hanno risposto che non si può fare senza un'ordinanza
comunale". Adesso, di fronte al problema elettricità, i Sinti potrebbero reagire
non mandando più i loro figli a scuola in segno di protesta. "Hanno staccato
anche la luce dei servizi igienici comuni - conclude Gerardi - chi non li ha
nella propria roulotte non può lavarsi, perché il boiler non può funzionare. Non
mandiamo i bambini a scuola non vogliamo sentirci dire che non li laviamo".
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