In Italia ci fu un periodo, forse 10 anni fa (potrei sbagliarmi) in cui le "carrette del mare" scaricavano in Sicilia e Calabria masse di Sudanesi che scappavano dalla guerra e dalla siccità. Una situazione feroce che oggi chiamiamo Darfur.Nel Sudan (anche in Pakistan la situazione era simile, e anche in Egitto: man mano riprendo a ricordare) però i campi profughi erano al limite per i rifugiati che erano arrivati lì da altri conflitti e miserie.Precisiamo: più che campi profughi, erano immense distese brulle piene di tende e di gente abbandonata a se stessa, senza nessuno che badasse loro.Il discorso sembra ritornare con questo articolo, che vi invito a leggere integralmente su:(in pratica, i paesi da cui riceviamo più immigrati irregolari, sono anche quelli che fungono da "barriera" tra l'Italia e il resto del mondo che bussa): Rifugiati ai confini dell’Europa29.08.2005 [Mihaela Iordache]
Sono fuggiti dall'Uzbekistan dove vengono perseguitati. Ora 439 profughi sono ospitati presso un centro d'accoglienza creato con fondi UE a Timisoara. Dovrebbero rimanervi 6 mesi in attesa di essere spostati altrove. Se la Romania si dimostra solidale, l'UE sembra sempre più una fortezza
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