Ricevo da Roberto Malini
Firenze, prosegue la persecuzione dei Rom:
privati delle coperte, perseguitati, in attesa di sgombero, rischiano la
vita 200 "nomadi"
Firenze, 4 novembre 2008. E’ la conseguenza della politica degli esponenti
fiorentini e sestesi del Partito Democratico e dell'’inasprimento degli RPU,
i Regolamenti di Polizia Urbana. Il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi
(PD) ha disposto per lunedì 27 ottobre scorso la “bonifica” di un'area comunale,
confinante con un terreno privato, che parte da via del Cantone e arriva,
costeggiando la ferrovia, a via San Piero a Quaracchi. Nei due terreni – uno di
proprietà comunale, l'altro privato – si erano insediate da diverso tempo una
trentina di famiglie rom romene con bambini, donne incinte, malati e anziani,
sgomberati lunedì scorso con l'ausilio di alcuni agenti della Polizia Municipale
sestese e dei mezzi della Quadrifoglio, l'azienda di smaltimento dei rifiuti
fiorentina. “Polizia Municipale e Comune di Sesto Fiorentino hanno parlato di
‘bonifica’.
Ciò che in realtà è avvenuto davanti ai nostri occhi è un tragico sgombero
forzoso," dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, leader del
Gruppo EveryOne e Stefania Micol, presidente dell'associazione L’'Aurora onlus
di Firenze, "in cui famiglie disperate senza dimora, senza alcuna alternativa
alloggiativa, senza la possibilità di un lavoro regolare e prive di qualunque
assistenza socio-sanitaria sono state messe in mezzo alla strada. Spazzini e
operatori”, continuano gli attivisti, "hanno avuto l'incarico da parte delle
Istituzioni locali di macinare coperte e vestiti e distruggere giacigli di
fortuna assemblati con assi e tende per ripararsi dall'inverno: sono stati
schiacciati dalla ruspa fornelli, pentole, medicine, piccole riserve di cibo
messe a disposizione da alcune associazioni, zainetti di ragazzi che frequentano
le scuole fiorentine partendo al mattino presto dalle loro baracche e riuscendo
ad arrivare miracolosamente puliti e puntuali in classe".
Solo tre baracche sono state risparmiate alla demolizione con le ruspe in
seguito all'intervento di EveryOne e L'Aurora: tra esse, quella di due giovani
genitori con un bambino di appena 5 settimane. Le altre famiglie sono state
identificate e verranno probabilmente denunciate per occupazione abusiva di
suolo privato. “Gli agenti della Municipale hanno dato loro il tempo di una
settimana per lasciare la baracca. L'unica alternativa di alloggio proposta dal
Comune di Sesto Fiorentino è stata quella di quattro giorni presso un centro
emergenza freddo della Caritas per la mamma e il bambino di 5 settimane.
Proposta che noi stessi abbiamo contestato," spiegano Malini, Picciau, Pegoraro
e Micol, "perché è anticostituzionale distruggere l'unità di una famiglia,
lasciando il padre fuori, in strada, al freddo e al gelo, lontano da chi ama,
così come è impensabile non offrire la minima assistenza agli altri sgomberati.
Lasciare oltretutto una donna che non parla italiano con un bambino di un mese
vorrebbe dire rischiare – come già avvenuto in altre circostanze – che il
Servizio Sociale e la Municipale strappino dalle braccia della madre il bambino,
inserendolo nel Centro Sicuro del Comune di Firenze e poi in una comunità".
Appena una settimana prima, lunedì 20, gli stessi rom sgomberati hanno
raccontato di essere stati vittima di una spedizione punitiva da parte di
energumeni che indossavano divise: "Tre uomini in divisa sono arrivati con una
jeep intorno alle 22, noi ci siamo allontanati per non farci vedere. Hanno messo
a soqquadro diverse baracche, a uno di noi hanno portato via un lettore MP3, a
un altro dieci euro che teneva nella giacca in baracca". Un ragazzo, testimone
all'’interno della sua baracca di quanto stava avvenendo, ha poi riferito
ulteriori dettagli del raid: "Erano quasi le 23. Uno degli uomini è entrato in
una baracca con la sigaretta accesa e un accendino in mano. Dopo pochi secondi è
uscito, e tutti e tre se ne sono andati risalendo subito in macchina e
abbandonando il campo. Mi sono avvicinato alla baracca in questione,” ha
continuato, “perché scorgevo una luce. Poi ho visto il fuoco. Coperte, stracci,
materasso: se non fossi arrivato per tempo e non avessi chiamato aiuto, non
avremmo spento l'incendio così prontamente"”.
Ma la persecuzione non finisce qui. La mattina di venerdì 31 ottobre la
Polizia Municipale sestese e altri mezzi della Quadrifoglio hanno demolito per
l’'ennesima volta altre baracche abitate da una settantina di rom romeni nella
zona dell’'Osmannoro all’'ex Osmatex, nel territorio comunale di Sesto
Fiorentino. "In Toscana - come in altre regioni italiane - si stanno consumando
abusi intollerabili," commentano gli attivisti, "che contrastano con la
Dichiarazione universale dei diritti umani e con le normative europee che
tutelano la dignità, la salute e la sicurezza degli esseri umani, disponendo che
le Istituzioni garantiscano il diritto alla casa, al sostentamento, al benessere
e alla salute di tutti, ivi comprese quelle persone sono in mezzo alla strada.
In Italia, però, vi sono minoranze etniche e razziali cui è negato il
fondamentale diritto alla vita e vengono scacciate brutalmente. Gli sgomberi,
che somigliano a disinfestazioni, colpiscono indiscriminatamente bambini, donne
incinte e anziani, ma a nessuno importa niente della loro sorte".” "Che dire poi
di coloro che ‘pretendono’ di coprirsi con una coperta mentre riposano?"
continuano i membri di EveryOne e L'Aurora, "i rom romeni che dormono nei pressi
della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze ci hanno mostrato i
verbali con le multe per occupazione abusiva di suolo pubblico, rilasciate dalla
Polizia Municipale fiorentina. Sulla base del nuovo regolamento urbano varato
dall’'assessore alla sicurezza Graziano Cioni, per i rom di Firenze ci saranno
sanzioni e processi. Il loro delitto è quello di aver cercato di ripararsi dal
freddo. Moltissime contravvenzioni di circa 160 euro ciascuna recitano: 'ha
violato l’'articolo 15 c. 1 lett. d) del R.P.U., dormiva in forma palesemente
indecente occupando il suolo pubblico. L'interessato ripristinava lo stato dei
luoghi mediante allontanamento'.
Di fronte alla divulgazione di episodi vessatori nei riguardi dei Rom, fino
ad oggi le Istituzioni fiorentine e sestesi hanno sempre negato gli stessi,
manifestando contemporaneamente un ostinato rifiuto a dialogare con le
Associazioni. Rinnoviamo tuttavia l'invito alle Istituzioni e alle autorità di
Firenze e Sesto Fiorentino a non mettere in piedi ancora una volta il walzer
delle smentite di quanto segnaliamo, perché abbiamo raccolto verbali,
testimonianze e fotografie degli eventi," proseguono EveryOne e L'’Aurora,
"dunque “abbiamo le prove di una persecuzione etnica e denunciamo un'emergenza
umanitaria che non ha nulla a che vedere con la 'politica' locale. Evitino di
tirare in ballo il decoro urbano e non si rimpallino le responsabilità," dicono
gli attivisti, "ma piuttosto si mettano al lavoro per prestare immediata
assistenza a queste persone, attenendosi al diritto internazionale e alle norme
etiche che distinguono le società civili dai regimi intolleranti: servono
coperte, serve cibo, servono medicine, serve un luogo caldo che li tolga dalla
strada, dove è a rischio la loro stessa sopravvivenza, con le incombenti
temperature gelide e le intemperie di questi giorni. Non chiediamo più incontri,
ma azioni urgenti di aiuto umanitario". Gli attivisti sottolineano un'altro tema
scottante, riguardo ai rapporti fra le autorità e i Rom: "I gruppi umanitari che
si occupano di tutelare i Rom ricevono frequenti segnalazioni di abusi e
violenze sugli stessi da parte di uomini in divisa. In nessun caso, però, gli
agenti violenti sono stati perseguiti e puniti. I Rom lo sanno e hanno paura di
denunciare i loro aguzzini. Così subiscono pestaggi, minacce e insulti in
silenzio. Combattere simili comportamenti da parte di chi dovrebbe proteggere i
cittadini più vulnerabili sarebbe un messaggio di civiltà e giustizia e non di
debolezza, da parte delle Istituzioni italiane". Il Gruppo EveryOne ha
presentato con urgenza i rapporti su alcuni casi di persecuzione razziale nei
confronti dei Rom, fra cui i drammatici sgomberi etnici nel fiorentino, alla
Commissione del Parlamento europeo, sollecitando un intervento urgente.
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne Tel: (+39) 334 8429527
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L’Aurora Onlus Tel: (+39) 055 2347593 - (+39) 339 8210866