Sui fatti di ieri in
Spagna, ricevo da Union Romani
Stimati amici,
In risposta agli orribili accadimenti di Castellar (Jaen), dove la
comunità gitana ha dovuto abbandonare le proprie case per paura delle
aggressioni di alcuni cittadini, vi rimettiamo un comunicato stampa in cui la
Unión Romaní spiega i fatti e le azioni che ha intrapreso.
Chiediamo la massima diffusione
Saluti
Silvia Rodríguez - responsabile stampa
OCCORRE PORRE FRENO A QUALSIASI MANIFESTAZIONE CHE COMPORTI PERICOLO PER
L'INTEGRITA' DELLA COMUNITA' GITANA
Il Presidente di Unión Romaní, Juan de Dios Ramírez-Heredia, a nome di tutta
la Giunta Direttiva della Federazione, ha inviato una petizione alla Delegazione
Governativa della Giunta Andalusa, perché si prendano tutte le misure necessarie
riguardo ai deplorevoli accadimenti che si stanno vivendo nella località jaense
di Castellar.
Nel documento citato, il Presidente di Unión Romaní vuole manifestare la
grave preoccupazione creatasi nella comunità gitana spagnola, per i fatti
accaduti nella città di Castellar, ampiamente diffusi dai mezzi di comunicazione
in tutta la Spagna, dove si mostra il confronto tra giovani "payos" e gitani,
che ha motivato la fuga massiva dei gitani residenti a Castellar.
Inoltre, si spiega nel testo che nessuno ha riportato che la Unión Romaní si
è messa in contatto con le autorità municipali di Castellar, in particolare col
sindaco, al fine di avere una conoscenza precisa dei fatti così ampliamente
diffusi.
Da questa conversazione col sindaco, Juan de Dios Ramírez-Heredia ha ricevuto
la più ferma rassicurazione che l'autorità non si farà influenzare da pretesi
estremisti di qualsiasi segno e che non ci sarà la più minima concessione dalla
sua ferma volontà di difendere i diritti costituzionali di tutti i cittadini di
Castellar, della cui popolazione i gitani formano parte indiscutibile ed
indivisibile.
Coscienti che il razzismo sia una ferita latente in buona parte della società
spagnola, e che in questi momenti sia come un appello a cui rispondere con
grande facilità, Unión Romaní manifesta la sua più ferma volontà a difesa della
comunità gitana, da sempre la parte più vulnerabile in questi tipi di conflitti.
Nello scritto inviato alla Giunta Andalusa, affermiamo, con la forza della
Legge e della Costituzione, che non si permetterà nessuna aggressione, da
qualsiasi parte arrivi, contro la popolazione gitana di Castellar e si esige che
le autorità civili e politiche garantiscano il ritorno in pace e sicurezza delle
famiglie gitane che, a causa di minacce o di legittima paura, si sono viste
obbligate ad abbandonare le loro residenze.
Su questa linea, l'organizzazione ha manifestato la più ferma volontà nel
richiedere tutta l'assistenza da parte delle Forze dell'Ordine Pubblico, a
difesa dell'integrità delle famiglie gitane oggi allontanate dai loro domicili.
In questa forma si è chiesto - per un elementare senso di prudenza ed in base
alla triste esperienza acquisita in circostanze molto simili - che venga
impedita o posposta qualsiasi manifestazione che sotto il motto di altre
rivendicazioni, possa sottintendere il pericolo che si incendino gli animi e,
una volta di più, siano i gitani le vittime dell'odio razzista e di azioni
incontrollate dei più violenti.
Per tutto questo, in conclusione, Unión Romaní ha sollecitato la Delegazione
Provinciale del Governo della Giunta Andalusa a ricevere un gruppo di persone
che a nome dell'organizzazione e capeggiato da don Antonio Torres Fernández,
presidente della Unión Romaní Andalucía e vicepresidente dell'Unión Romaní
Spagnola, al fine di manifestare apertamente la posizione dell'organizzazione e
concordare, appena possibile, le azioni da prendere a difesa dei diritti
costituzionali di tutti.
Barcelona y Castellar, 29 de octubre de 2008
JUAN DE DIOS RAMÍREZ-HEREDIA
UNION ROMANI
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