Da
Roma_Francais, di questo film ne avevo parlato già
settimana scorsa, e visto che mi sembra interessante, torno sull'argomento
Télérama.fr Karim Dridi : "Vorrei si prendesse coscienza della miseria
dei Gitani"
LE FIL CINéMA - Il campo descritto nel suo film esiste davvero. Invece, la
maggior parte degli autori recitano il loro proprio ruolo. Karim Dridi
("Bye-bye", "Pigalle") torna sui luoghi delle riprese di "Khamsa", nelle sale da
mercoledì, la storia di un piccolo gitano marsigliese di 11 anni lasciato a se
stesso.
SUR LE MEME THEME:
Un Film De Karim Dridi : Khamsa | 7 octobre 2008 (in francese ndr.)
Come ha scoperto il campo gitano dove si svolge Khamsa?
Grazie al mio amico Sofiane Mammeri, uno degli attori di Bye-Bye. Ero
attonito: mi credevo nel Brasile, in una favela. Ho deciso di farne un film dopo
aver condiviso il quotidiano dei gitani: dormire in una roulotte, bere birre,
andare in spiaggia coi bambini… Niente fognature, né elettricità, ratti grandi
come gatti... Trecento persone vivono così.
Lei ha girato con i giovani del campo. Qual'erano le vostre relazioni?
Marco Cortes, l'interprete principale, non è del campo: è un piccolo gitano
sedentarizzato. Va a scuola, beneficia di una struttura familiare forte. I
bambini del campo, sono per la maggior parte de-scolarizzati, considerati come
selvaggi, come recidivi. Ma sono stati capaci di partecipare sino alla fine ad
un film, col rigore che questo implica. Di più, hanno dovuto accettare il
sostegno scolastico imposto dalla
Ddass durante
le riprese. Qualcuno ha ripreso la voglia di studiare. Per me, è la migliore
delle ricompense, meglio che una Palma d'oro.
Ha l'impressione di aver firmato un film impegnato?
Non dissocio la politica dal cinema. Vorrei che i miei concittadini
prendessero coscienza della miseria di questa gente, Francesi come loro, e da
generazioni. Dei bambini subiscono questa ingiustizia dalla nascita. Ecco perché
il mio film ha una dimensione tragica, ma ho avuto cura di mostrare anche la
parte luminosa dei bambini, anche quando commettono dei furtarelli. Il potere
vorrebbe punire i minori severamente quanto i maggiorenni. E' abominevole. Tempo
fa, avevo un progetto di film sugli stabilimenti penitenziari per minori. Ecco,
il campo di Khamsa è una prigione a cielo aperto.
Propos recueillis par Cécile Mury
Télérama n° 3065