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Bussolengo (VR), picchiati e umiliati dai Carabinieri
Di Sucar Drom (del 08/09/2008 @ 14:04:01, in Italia, visitato 4013 volte)

Da Sucar Drom

Venerdì 5 settembre 2008, verso a mezzogiorno, tre famiglie Rom italiane hanno parcheggiato le proprie auto con le roulotte in un parcheggio comunale di Bussolengo (VR). Le famiglie sono formate da Angelo e Sonia Campos con i cinque figli minori, il figlio maggiorenne della coppia con la moglie e due minori e il cognato con moglie e tre minori.

Mentre stavano preparando il pranzo una pattuglia di Vigili urbani è arrivata e ha intimato alle tre famiglie di sgomberare. Le famiglie hanno spiegato che avrebbero mangiato e sarebbero subito ripartite.

Dopo alcuni minuti, intorno alle ore 13.00, è giunta nel parcheggio una pattuglia dei Carabinieri ed è successo il finimondo. Hanno intimato immediatamente lo sgombero e hanno subito iniziato a picchiare le persone, minorenni compresi. In quel momento entrava nel parcheggio Denis Rossetto con moglie e figlio e anche lui è stato immediatamente coinvolto.

Tutti sono stati portati in caserma e per sei ore e mezza sono rimasti in balia di una violenza inaudita. In particolare un figlio di Angelo e Sonia Campos è stato picchiato selvaggiamente, tanto da fargli perdere tre denti. Ma non è tutto perché qui avviene l’inimmaginabile: un carabiniere immobilizza il bambino di undici anni e gli immerge ripetutamente e completamente la testa in un secchio pieno di acqua, mentre un altro carabiniere divertito filma la scena con il telefonino. Poi un carabiniere si è denudato e ha invitato sempre il bambino di undici anni ad avere un rapporto orale.

Alle 19.30 finisce l’incubo e sono rilasciati tutti, all’infuori di Angelo e Sonia Campos e Denis Rossetto che vengono accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Sabato mattina c’è stata la prima udienza e i tre “accusati” avevano difficoltà a camminare per le violenze ricevute. In queste ore l’associazione Nevo Gipen (Brescia) sta supportando le famiglie nella presentazione della denuncia.

Noi di sucardrom non abbiamo parole per commentare quanto raccontato dagli attivisti di Nevo Gipen, speriamo che la magistratura faccia piena luce su questo episodio gravissimo di chiara matrice razzista. Invitiamo tutti i lettori a rilanciare la notizia per evitare insabbiamenti.