Ricevo da Roberto Malini
COMUNICATO STAMPA - 19 agosto2008
Oggi, martedì 19 agosto, intorno alle ore 15, a Pesaro, di fronte al
teatro Rossini, davanti alla gelateria "Lo Zio Marco" il giovane
Ionut Grancea, 17nne Rom romeno, fratello dell'attivista Rom del Gruppo
EveryOne Nico Grancea , è stato aggredito da un italiano mentre
chiedeva l'elemosina di fronte al locale.
Il ragazzo è stato avvicinato dall'uomo, sui 35 anni, che, uscendo
dalla gelateria, lo apostrofava con parole minacciose: "vattene subito di
qui!". "Ho risposto che non stavo facendo niente di male, che sono povero e sono
costretto a mendicare per sopravvivere" è riuscito a raccontare in preda al
panico il giovane Ionut agli attivisti del Gruppo EveryOne che lo hanno
soccorso. "Mi ha detto ‘vattene o ti brucio vivo". Alla minaccia, è
seguito un violento pugno all'altezza della tempia sinistra e un breve
inseguimento, con l'obiettivo di pestare a sangue il giovane.
"E' l'ennesimo, vergognoso episodio di violenza razzista che si verifica in
Italia" commentano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario
Picciau, i leader del Gruppo EveryOne. "Negli ultimi tempi, fra Rimini,
Pesaro e Fano si sono verificati gravissimi episodi di intolleranza razziale mai
stigmatizzati dalle Istituzioni locali: il pestaggio di una ragazzina Rom
incinta sulla passeggiata, di fronte a decine di italiani indifferenti; un
giovanissimo Rom romeno schiaffeggiato, insultato e minacciato da razzisti
italiani, sempre davanti a testimoni senza alcuna volontà di difenderlo;
l'attivista Nico Grancea, membro del nostro Gruppo, minacciato di morte. E'
necessario che le istituzioni, le autorità e la stampa locale assumano una
posizione forte e smettano di voltare la faccia dall'altra parte di fronte ad
azioni che ci riportano agli anni dei manganelli e dell'olio di ricino"
continuano i rappresentanti di EveryOne. "Nessuno dei tanti che gustavano
il loro gelato mentre Ionut veniva preso a pugni ha mosso un dito per fermare
l'aggressore, né si è alzato dal proprio tavolo per soccorrere il ragazzo:
la gente continuava indifferente a conversare, come niente fosse, e questo è un
particolare ancora più raccapricciante".
Dopo l'intervento dei Carabinieri, che hanno identificato l'aggressore,
rilevandone i dati grazie alla segnalazione della famiglia del ragazzo
aggredito, Ionut è stato condotto al pronto soccorso dell'Ospedale San
Salvatore dolorante, in preda a vertigini e in forte stato confusionale: per
lui un "trauma contusivo della guancia e della regione zigomatica sinistra
con arrossamento abraso, dolore e vertigini a seguito di percossa" e 5
giorni di prognosi.
"La città di Pesaro deve ritrovare il suo spirito democratico e
accogliente", proseguono gli attivisti "perché nonostante le lodevoli
promesse del sindaco Luca Ceriscioli relative all'avvio urgente di un
programma di integrazione e sostegno, finora la piccola comunità Rom romena
che vive in città ha subito ogni genere di vessazione e umiliazione e vive
tuttora in condizioni di povertà ed emarginazione gravissime, nonostante la
commissione del Parlamento Europeo in visita ai campi Rom d'Italia abbia scelto
i suoi membri quali esempi della condizione di persecuzione cui è soggetto il
popolo Rom nel nostro Paese. Oltretutto" affermano ancora Malini, Pegoraro e
Picciau "è stato comunicato dalle autorità alle famiglie Rom di Pesaro che a
fine agosto, contraddicendo le promesse del sindaco, verranno messe in mezzo
alla strada. Ebbene, in quelle famiglie vi sono donne e uomini sofferenti
di gravi patologie oncologiche e cardiache, bambini anche di pochi giorni e
persone in condizioni di grave denutrizione. Questo sgombero contro cui
il nostro gruppo si oppone con indignazione causerebbe un'ulteriore
tragedia e un'ulteriore dimostrazione di natura xenofobica di fronte alla quale
il sindaco Luca Ceriscioli non può restare indifferente. Ricordiamo"
concludono "che la Questura della città di Pesaro ha affisso per le strade
della città marchigiana, e nelle botteghe, locandine che ricordano gli anni
delle leggi razziali. Una di queste locandine invita la cittadinanza a
chiamare le autorità nel caso vedano per le strade nomadi. Questo in
contravvenzione delle direttive del Parlamento Europeo, della Costituzione
italiana e delle convenzioni internazionali che proteggono i diritti dei popoli
e tutelano i diritti umani".
Il Gruppo EveryOne porterà all'attenzione immediata della Commissione
Europea, del Parlamento Europeo e del Consiglio UE, il grado di indifferenza,
approssimazione e negligenza con cui spesso autorità e istituzioni locali
italiane reagiscono di fronte a episodi di matrice puramente razzista,
lesivi dei diritti fondamentali e della dignità dell'individuo, come quello di
oggi, e nel frattempo invita il sindaco Ceriscioli a condannare pubblicamente
il gesto, esprimendo solidarietà al ragazzo e a tutta la comunità Rom colpita".
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334-8429527 – (+ 39) 331-3585406
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PS: Su
Il Resto del Carlino