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Spagna
Di Fabrizio (del 23/07/2008 @ 00:47:41, in Italia, visitato 1688 volte)

Ricevo da Union Romani

DIO MIO, DOVE ANDREMO  A FINIRE?

21.07.2008 / Quando ricevetti la notizia pensai che stavo sognando, che ero vittima di un terribile incubo. Non poteva essere vero quello che ci comunicava Roberto Malini,del Gruppo EveryOne, organizzazione italiana dedita alla difesa dei diritti umani e culturali come alla cooperazione internazionale.

Due bambine gitane, di 11 e 12 anni, sono annegate nella spiaggia di Torregaveta, Napoli, nel modo più strano. Le bambine giravano per la spiaggia vendendo calamite e improvvisamente - cosa strana! - han deciso di fare il bagno. I loro corpi sono rimasti sulla spiaggia completamente vestiti. Però le bambine non erano sole. In  verità erano in quattro. Le altre due, più piccole delle affogate, che sono sopravissute, sono state trattenute dalle autorità. Non possiamo fare a meno di chiederci: Perché non le ridanno ai loro genitori? Perché nessuno da una spiegazione credibile di cosa sia veramente successo?

Però tutto questo, anche se così grave, non è il più terribile. Questa mattina, quando María, la mia giovane aiutante avvocata, è entrata nel mio ufficio, dopo aver conosciuto la notizia, mi ha detto:

- Ma hai visto le fotografie che pubblica il Gruppo EveryOne nella sua pagina web?

Immaginai il peggio. In realtà lo stavo leggendo nel viso di María. Entrai nel sito annunciato e anche se mi costa fatica accettare che l'essere umano sia arrivato a tale grado di insensibilità, di durezza di animo, di disprezzo della condizione umana, che avesse potuto comportarsi come quelli che stavano accanto ai cadaveri delle povere bambine gitane.

Me lo ha confermato Roberto Malini, leader ed attivista seriamente impegnato nella causa della difesa dei gitani. Violeta e Cristina, che sono i nomi delle due bambine, sono morte affogate. Permettetemi di trascrivere le sue parole (in italiano nel testo ndr) per non togliere forza alla sua denuncia: "Dopo la tragedia, la sorprendente reazione di una parte della spiaggia: i bagnanti hanno continuato a pranzare e a prendere il sole, come se nulla fosse successo. “Abbiamo recuperato quei corpi tra l´indifferenza generale”, dice sdegnato Pasquale Desiato, l´autista del 118."

Terribile incredibile. Le povere gitane morte sulla spiaggia e la gente che prende il sole a lato, a pochissimi metri. La gente ha continuato a fare il bagno, bevendo e mangiando vicino ai corpi delle sfortunate bimbe. E quando sono arrivate le pompe funebri per mettere i corpicini nelle bare, i bagnanti non hanno cambiato atteggiamento. Hanno continuato a prendere il sole, coraggiosamente, mentre la terribile scena aveva luogo davanti le loro stesse narici bruciate dal sole e dai loro corpi seminudi sulle amache e sulla sabbia. (vedi anche questo mini-video ndr)

Dio mio. Cosa sta succedendo qui? Le povere bambine uscirono dall'acqua vestite. I loro corpi sono rimasti sulla sabbia, coperte parzialmente, durante più di due ore, "davanti all'indifferenza generale" come ha detto il soccorritore.

Non mi restano parole per manifestare il mio dolore. Voglio soltanto elevare al cielo una preghiera secondo il messaggio di una canzone popolare "Chiedo solamente a Dio che il dolore non mi sia indifferente. Chiedo solamente a Dio che l'ingiustizia non mi sia indifferente. Chiedo solamente a Dio che il futuro non mi sia indifferente."

Juan de Dios Ramírez-Heredia
Presidente de Unión Romaní.

Se volete vedere le tristi fotografie di cui parliamo, questo è il link

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