Da
Bulgarian_Roma
Blowing the Blues Away by Vesselin Dimitrov
I giovani Rom trovano nelle offerte musicali una via di fuga dagli slum
bulgari
2 luglio 2008 SOFIA | Angel Tichaliev sembrava vecchio e stanco mentre aspetta
alla stazione nella sua città di Sliven, Bulgaria. Era già primavera, ma quel
famoso trombettista aveva indosso il cappotto. Tossiva.
Sino all'anno scorso, Tichaliev e la sua banda, la
Karandila Gypsy Brass
Orchestra, suonava ogni estate sui palchi dei più grandi festival di musica
europei. Ma i problemi di asma del leader della banda peggioravano e i Karandila
dovettero tagliare le loro esibizioni.
Benché la carriera del Tichaliev abbia cominciato a calare, egli è molto fiero.
Angel Tichaliev
insegna a giovani musicisti pieni di speranza. L'anno scorso, Tichaliev ha
aperto una scuola di musica per ragazzi nel quartiere-ghetto dove vive. Foto di Nadezhda Chipeva.
Nonostante l'occasionale ostilità che la banda incontra, i Karandila hanno
superato la scena della musica locale e sono diventati un hit internazionale.
Tichaliev, 53 anni, suona da quando era un bambino ma non fu conosciuto finché
non si unì ai Karandila. Nel suo paese, la musica ha aiutato Tichaliev e gli
altri membri del complesso nell'integrarsi nella società bulgara.
"Tutti qui ci conoscono - anche i topi," dice il trombettista.
E' questo amore per la musica che Tichaliev spera cambierà la vita dei
giovani Rom che affrontano difficoltà simili. Recentemente, il musicista ha
deciso di creare una scuola per la gioventù svantaggiata di Nadezhda, il
quartiere Romani di Sliven.
"Ho avuto questo sogno," ha detto Tichaliev. "Aiutare i bambini, perché anche
se vanno a scuola, non sono ben istruiti. Ho deciso di fare qualcosa per loro."
Gli occhi di Tichaliev si illuminano quando parla dello studio, dove insegna a
15 ragazzi tra gli 8 e i 14 anni. "Alcuni di loro frequentano il sesto grado ma
non saprebbero calcolare tre volte sei. La musica è la loro unica possibilità."
LA STRADA PER LA FAMA
I Karandila iniziarono a Sliven il 10 luglio 1994. Quella fu una data storica
per la Bulgaria, perché la nazionale di calcio batté la Germania nei quarti di
finale del Campionato Mondiale negli Stati Uniti. Yordan Letchkov, nato a Sliven,
segnò il gol vincente ed quel gruppo di musicisti da matrimonio improvvisò
un'aria chiamata "Letchkov Kocheck", suonando in città tutta la notte.
Letchkov gradì ed appoggiò i musicisti, aiutandoli a trovare ingaggi ed anche
a registrare il loro primo album, Estate Zingara, nel 1999.
Nel contempo i Karandila iniziarono a suonare nei festival in Bulgaria. Lo
stile proprio della banda - un mix distinto di ritmi balcanici e zigani e di
ottoni americani - fece presa e presto vennero notati dagli scout della musica
internazionale. La banda da allora ha condiviso i palchi con star della
world-music come Orchestre Baobab e Fanfare Ciocarlia.
La carriera della banda raggiunse il culmine nel 2002 quando furono invitati
al Vienna Volksoper per sostenere alcune speciali performance dell'operetta
Contessa Maritza di Emmerich Kalman. La direttrice Vera Nemirova, figlia di
immigrati Bulgari, aveva ascoltato i Karandila a Sofia e fu così impressionata
da cambiare la partitura di "Contessa Maritza" perché i musicisti Romani
potessero suonare con l'orchestra classica.
I Karandila suonarono con i propri tempi e stile e secondo i media locali il
pubblico ne fu entusiasta. Il giornale viennese Kurier giudicò lo
spettacolo un trionfo. Una banda di ottoni Zingari salì sul palco ed
"improvvisamente un sound mai ascoltato in una prima guidò il Teatro
dell'Opera," scrisse il giornale.
VIVERE ROMANI
Alla luce del loro successo musicale, può sembrare sorprendente che tutti i
12 membri del gruppo continuino a vivere a Nadezhda, un povero quartiere
adiacente lo scalo merci di Sliven.
Circa un quarto dei 100.000 abitanti di Sliven sono Rom, e la maggior parte
vive tra le mura di Nadezhda. Il muro, ricorda Tichaliev, fu costruito alla metà
degli anni '80, per fermare i furti dei treni che da Sliven passavano verso
l'URSS.
Tichaliev ci ha raccontato questa storia mentre attraversavamo il muro ed
entravamo in quello che tutti qui chiamano "il ghetto" in una strada fangosa.
Era difficile vedere perché i lampioni erano rotti. Non c'era nessuno per
strada, a parte pochi ragazzi che fumavano tranquillamente al buio.
Nonostante l'atmosfera oppressiva, una recente indagine dell'istituto
bulgaro di ricerca GfK cita Nadezhda come esempio di tolleranza verso la
minoranza Romani. In nessun'altra città bulgara i Rom sono accettati meglio che
qui, riporta l'indagine, puntualizzando che gli indicatori del tasso di
disoccupazione dei Rom della città è del 40%, molto meno della stima nazionale
del 70%. Un investimento nell'istruzione già dal 1977 ha aiutato i Rom ad
integrarsi ed ha promosso "lo sviluppo di sani rapporti sociali tra differenti
gruppi etnici di Sliven" ha detto Dimirar Kostov, capo del Dipartimento
Integrazione di Sliven.
In generale, d'altra parte, "l'intero gruppo etnico è discriminato dalla
società [Bulgara]" asserisce la ricerca.
Tichaliev ha detto di aver provato la discriminazione solo una volta nella
vita, ma il suo manager, Viktor Lilov, potrebbe raccontare un'altra storia.
Lilov, fondatore della
Messechina Music, ha promosso i Karandila dal 2005.
"Durante uno dei nostri primi tour con i Karandila, stavamo aspettando
nell'aeroporto di Sofia, quando un ufficiale della dogana mi si è avvicinato,"
racconta Lilov. L'ufficiale chiese a Lilov cosa facessero "quegli Zingari"
nell'aeroporto. Lilov rispose che erano musicisti che rappresentavano la cultura
Bulgara attraverso l'Europa.
"Quelli sono Zingari, non Bulgari," rispose l'ufficiale.
Lilov ammette di non avere difficoltà ad organizzare concerti all'estero, ma
quando vengono in Bulgaria, suonano meno spesso. "E' quasi impossibile trovare
il supporto finanziario per gli spettacoli," dice Lilov, la cui compagnia dirige
musicisti e produce musica. "Quando gli sponsor sentono il termine 'musica
Zingara' perdono interesse.
RIDARE INDIETRO
La banda appare occasionalmente in patria, ed è attesa per suonare in due
festival Bulgari a luglio. Un concerto a Sofia lo scorso maggio potrebbe aver
indicato un nuovo inizio, non per il suo successo - c'erano solo 300 persone, si
lamenta Lilov - ma perché ha visto il debutto dei "Karandila Junior", una banda
dei ragazzi che stanno studiando con Tichaliev.
Quando la salute del trombettista peggiorò nel 2007, decise di investire
tempo e denaro per sviluppare i successori della sua banda. Costruì una stanza
per le ripetizioni accanto alla sua casa a Nadezhda, e poi iniziò a cercare
giovani talenti.
Cominciò invitando il figlio del musicista più anziano della banda, ma poi
la voce girò nel ghetto ed i ragazzi iniziarono ad arrivare ogni giorno per le
audizioni. Tichaliev spiega che prima cercò di ottenere un'impressione sul senso
del ritmo dei ragazzi. Poi, misurò quanto i ragazzi erano seri sulla musica come
carriera. Nell'ottobre 2007, aveva già 10 studenti.
Diversi mesi dopo che aveva iniziato ad insegnare ai ragazzi, Tichaliev aprì
una porta e mi guidò in una stanza stretta, ricoperta di manifesti dei
differenti festival in cui avevano suonato i Karandila senior.
Uno dopo un altro, i ragazzi di Karandila hanno rivelato come iniziano le
lezioni giornaliere. Di solito, si parte alle sei e si prosegue per due ore, ma
erano tutti in ritardo con l'eccezione di un ragazzo magro in giacca di
cuoio. "Non posso aspettare di venire qua tutte le sere. E' molto più
interessante della scuola", dice Hasan, il ragazzo.
Tichaliev è un insegnante paziente. Lascia suonare i ragazzi , fermandoli di
volta in volta per dare istruzioni. La lavagna sul muro è ricoperta delle sue
note musicali scribacchiate. "Devono imparare la struttura della musica, i tempi
dell'improvvisazione è finito", dice.
Benché sia il principale insegnante, Tichaliev chiama spesso insegnanti
professionali dalla vicina città di Kotel - dove si trova una delle due scuole
superiori di musica in Bulgaria - per aiutarlo.
"Aspettate e vedrete, in pochi anni la piccola Karandila sarà di classe
mondiale," ha detto il manager Ivaylo Ivanov, alla prima dei ragazzi a Sofia.
Ivanov ripetè in seguito le stesse parole, quando Tichaliev scese dal palco.
Ivanov ha detto che i suoi piani sono di lavorare con questo gruppo di ragazzi e
non aggiungere per il momento nuovi musicisti.
Ivanov repeated the same words soon afterwards, as Tichaliev came down from the
stage. Ivanov said his plans are to work with this group of boys and not add any
new musicians for the time being. e non aggiungere qualsiasi nuovi musicisti per
il momento.
Tichaliev ha sospirato. "Bene, farò qualsiasi cosa che posso per loro,
qualsiasi cosa…"
Vesselin Dimitrov is a TOL correspondent in Sofia.