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Impronte digitali e storia romani
Di Fabrizio (del 08/07/2008 @ 09:15:36, in Italia, visitato 1747 volte)

Da Roma_Italia

DA: STORIA ROMANI IN GERMANIA E PAESI VICINI: UNA CRONOLOGIA AL PORRAJMOS E OLTRE
1922-1926
Ian Hancock www.radoc.net

1922: Nel Baden, sono introdotti requisiti per cui tutti i Romani devono essere fotografati e prese loro le impronte, che devono essere presenti sui loro documenti.

1926: Il Parlamento Bavarese introduce una nuova legge "per combattere Zingari, nomadi ed oziosi", e la Commissione Criminale Provinciale firma una legge datata 16 luglio per il controllo della "Piaga Zingara". In Svizzera, "idee proto-naziste di igiene razziale" sono usate per giustificare un programma di rimozione forzata dei bambini Romani dalle loro famiglie per affidarli a famiglie adottive. Questa pratica rimarrà effettiva sino alla metà degli anni '80.

1927: La legislazione che richiede fotografie e impronte digitali per i Rom viene istituita in Prussia, dove per questo vengono processati 8.000 Rom. La Baviera istituisce una legge che proibisce ai Rom di viaggiare in gruppi familiari, di possedere armi da fuoco. I maggiori di 16 anni vengono mandati in campi di lavoro, e quanti siano privi di certificato di nascita bavarese vengono espulsi dalla Germania. Un gruppo di Rom in Slovacchia è accusato di cannibalismo, cosa che Friedman interpreta come parte della crescente campagna contro le popolazioni Romani.


AL GIORNO D'OGGI - 5 luglio 2008

Italia e gli Zingari: giù i pollici

L'Italia deve abbandonare i piani di prendere le impronte a tutti gli Zingari nel paese

Chiunque in Europa con un po' di senso della storia dovrebbe provare un brivido di apprensione alla notizia che il Governo Italiano sta per iniziare a prendere le impronte digitali a tutti i Rom nel paese, inclusi i bambini sotto i 14 anni.

Soltanto due generazioni fa una tale misura freddamente amministrativa fu il preludio a deportazioni di massa, imprigionamenti, tortura e morte. Gli Zingari furono tra le prime vittime dei nazisti, ed è ottusa l'apparente amnesia dell'Italia della propria oscura storia del periodo di guerra.

Quanti propongono questo passo,, che potrebbe cominciare anche domani, negano vigorosamente ogni intento razzista. Puntano all'aiuto della Croce Rossa Italiana in questo nuovo censimento della popolazione Rom, che dicono essere inteso a dare accesso agli identificati ai servizi sociali e sanitari ed assicurare che i bambini siano mandati a scuola. Troppi bambini Zingari, arguiscono, sono mandati a mendicare o rubare dai genitori che sono arrivati illegalmente nel paese. Solo identificando i bambini sotto i 14 anni - con le impronte digitali o preferibilmente per fotografie - si può fermare un abuso simile e ridurre l'onda di crimine giovanile.

In pochi risponderebbero che il recente arrivo di un gran numero di Rom, la maggior parte dalla Romania e dai Balcani, non ha causato enormi problemi sociali ed economici. La maggior parte degli arrivati, che hanno scarse abilità e qualificazioni, vivono in 700 campi temporanei, installati per fare fronte all'afflusso ma con povere facilità e sanificazioni.

L'alto livello di crimini da strada associati con gli Zingari ha impaurito molti Italiani, e l'umore è stato sfruttato dal partito anti-immigrati Lega Nord per promuovere severi provvedimenti rivolti contro tutte le immigrazioni. Estremisti e skinheads hanno colto l'occasione dare via libera ai loro pregiudizi, ed il disgraziato attacco ad un campo vicino a Napoli è stato seguito dallo sgombero del Sindaco di destra di Roma di un campo Zingaro vicino alla capitale.

Si stimano in 152.000 i Rom in Italia, e la loro presenza ha infiammato un dibattito già brutto sull'immigrazione. In precedenza il lassismo ai controlli di frontiera e una lunga linea costiera hanno reso l'Italia un magnete per migliaia di migranti illegali dall'Africa e dai Balcani. In pochi anni, un'attitudine rilassata verso gli stranieri è stata rimpiazzata da una nuova tagliente xenofobia, specialmente nelle città più grandi. La tendenza si è riflessa nell'appoggio elettorale per i partiti che promettevano un'attitudine più dura verso tutta l'immigrazione, sino al tentativo di rendere non ben accetti i migranti legali. L'Italia diverrà uno dei supporter più entusiasti della proposta EU della presidenza francese di rafforzare i controlli sull'immigrazione attraverso il Continente e chiudere le scappatoie che hanno permesso a troppi migranti di passare attraverso i controlli negli stati Schengen.

Niente di tutto ciò, tuttavia, scusa le sanzioni generali che indicano come bersaglio i gruppi di persone per razza ed etnia, specialmente quando le sanzioni sono sostenute dal pregiudizio popolare. Dieci anni fa due città nella Repubblica Ceca programmarono la costruzione di un muro attorno a due edifici che ospitavano Zingari, accusandoli di attitudini antisociali. Ci fu una rapida protesta - come ci fu contro la proposta britannica di installare un visto di regime in risposta ad un afflusso improvviso di Zingari. Entrambe le misure sono cadute. Anche il piano italiano di impronte digitali dovrebbe essere abbandonato. Le persone non devono mai essere bollate come gruppo. Bugie in questo senso sono pericolose.