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120 Rom sgomberati a Sesto Fiorentino
Di Fabrizio (del 05/07/2008 @ 00:00:27, in Italia, visitato 1501 volte)

Ricevo da Roberto Malini

COMUNICATO STAMPA 4 luglio2008

SESTO FIORENTINO: EMERGENZA UMANITARIA PER OLTRE 120 ROM SGOMBERATI DAL SINDACO GIANASSI, CHE RIFIUTA IL DIALOGO CON LE ASSOCIAZIONI
GRUPPO EVERYONE: "AZIONE INCIVILE. CHIEDIAMO LE IMMEDIATE DIMISSIONI DEL SINDACO E L’INTERVENTO DELL’ANCI E DELLA COMMISSIONE EUROPEA"

Ieri notte, nella zona di Osmannoro, a Sesto Fiorentino (FI), oltre 120 persone di etnia Rom, per la maggior parte donne, bambini e minori sotto i 17 anni, si sono ritrovate senza alcun giaciglio in seguito allo sgombero improvviso ordinato dal sindaco Gianni Gianassi del Partito Democratico, nel corso del quale ogni baracca è stata demolita dalle forze di Polizia, con tutti gli effetti personali dei Rom all’interno. Bambini di pochi mesi, ragazzi e adulti sofferenti di diverse patologie cardiache si sono ritrovati in mezzo a una strada, senza assistenza sanitaria, senza acqua, senza un tetto sotto il quale dormire.

"Ciò che è avvenuto" dichiarano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau "è frutto della campagna xenofoba e razziale propria delle Istituzioni italiane, e deve essere non solo stigmatizzato dal Parlamento Europeo e dalla Commissione UE, ma oggetto di una denuncia degli organismi internazionali per i diritti umani. Veri e propri pogrom come questi" continuano gli attivisti "dimostrano quanto anche le Istituzioni locali, indipendentemente dall’orientamento politico dei suoi rappresentanti, stiano portando avanti con ogni mezzo una persecuzione ai livelli del regime nazi-fascista degli anni Quaranta".

Questa mattina una delegazione di attivisti composta dal Gruppo EveryOne, dall’associazione L’Aurora onlus di Firenze, dall’ex deputato Mercedes Frias, dal Centro di Documentazione Carlo Giuliani e dai Verdi della Toscana ha chiesto, presentandosi al Municipio di Sesto Fiorentino con alcuni dei nuclei famigliari sgomberati, un urgente incontro con il sindaco Gianassi per studiare una soluzione all’emergenza socio-sanitaria e abitativa delle decine di famiglie coinvolte, molte delle quali si sono stabilite in queste ore, temporaneamente, all’interno di una fabbrica abbandonata nelle vicinanze dell’insediamento sgomberato.

"Il sindaco Gianassi," dichiara Matteo Pegoraro di EveryOne, componente la delegazione "che aveva convocato per le 12 una conferenza stampa in merito allo sgombero, ha impedito l’accesso all’interno del Municipio a noi attivisti, con un cordone di Vigili Urbani che bloccava l’ingresso, e ha concesso l’ingresso solo a tre giornalisti." Mercedes Frias, ex deputato di Rifondazione Comunista, ha contattato al telefono direttamente il sindaco Gianassi che, alla richiesta di un incontro, ha risposto: "Non me ne frega un cazzo".

Alla richiesta di cinque attivisti di essere ricevuti al più presto per ricercare una soluzione pacifica e costruttiva all’intera vicenda, il sindaco ha accettato, ammettendo gli esponenti delle associazioni umanitarie ma impedendo l’accesso a Mercedes Frias, che è stata costretta dai Vigili Urbani e dai funzionari comunali a rimanere fuori.

"Gianassi si è subito presentato a noi con atteggiamento scontroso" continua Pegoraro. "Ha affermato che lui agisce secondo la legge, e chi non è residente a Sesto Fiorentino, e dunque tutte le oltre 120 persone sgomberate, non è di sua competenza e non deve permanere nel territorio. Dopo di che" spiega l’attivista "alla mia affermazione che non si possono lasciare dei bambini di pochi mesi, donne e uomini malati in mezzo a una strada e che esistono direttive e risoluzioni europee che tutelano il popolo Rom, ha concluso: ‘Denunciatemi’ e ha abbandonato l’incontro, iniziato da un paio di minuti".

Gli attivisti, minacciati da alcuni funzionari di essere allontanati dalla Forza Pubblica se non avessero immediatamente lasciato il Municipio, sono stati costretti a uscire.

"Non ci rimane" afferma EveryOne "che chiedere le immediate dimissioni del sindaco Gianassi per il comportamento inconcepibile adottato anche nei confronti di noi cittadini. Auspichiamo un intervento in tal senso da parte dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e del suo presidente, nonché sindaco di Firenze, Leonardo Domenici. Infine" concludono i rappresentati del Gruppo "ci attiveremo affinché la Commissione Europea e gli eurodeputati abbiano modo, già nella sessione plenaria di lunedì a Strasburgo, di discutere di quest’emergenza e prendere provvedimenti. Solleciteremo inoltre i Parlamentari italiani radicali affinché depositino al più presto un'interrogazione urgente al Ministero dell'Interno".

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
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