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Torino: irruzione agenti nel campo rom di via Lega
Di Fabrizio (del 11/06/2008 @ 20:12:02, in Italia, visitato 2446 volte)

Ricevo da Veniero Granacci

From: A.N.E.D. Torino - Cari tutti,
nell'ultima settimana si sono intensificati anche a Torino episodi di intimidazione e sopruso da parte di autorità preposte all'ordine pubblico nei confronti di stranieri. Alcuni di questi hanno avuto spazio sui quotidiani, mentre altri non sono stati resi noti.
Nei confronti dei rom, vi è stata lunedì mattina intorno alle 5 un'irruzione di una sessantina di agenti in tenuta antisommossa nel campo comunale di sinti piemontesi di via Lega. Gli abitanti sono stati fatti uscire dalle loro abitazioni e radunati al centro del campo dove hanno atteso in piedi per ore che venissero fatti i controlli sulle loro identità.

I sinti non hanno voluto coinvolgere i giornalisti e hanno scritto la seguente lettera che ho avuto in dattiloscritto da Secondo Massano, presidente dell'Opera Nomadi di Torino, e che prego di divulgare.
Maria Teresa Silvestrini

"Torino, 9 giugno 2008
Anche a Torino c'è stato un blitz rastrellamento, tipo Milano, nel vecchio campo nomadi di via Lega, datata residenza di un gruppo di sinti piemontesi.
Operazione "antisommossa", all'alba, con spropositati agenti e mezzi agli ingressi nonchè costrizione dei residenti di uscire dalle loro abitazioni per confluire al centro del campo ed essere infine sottoposti a sfibranti controlli personali.
Cose mai viste in un accampamento "regolare", ricco di potenziali indicazioni per ulteriori insediamenti abitativi a misura di cittadini italiani, sì diversi, ma decisamente radicati, dopo molte tribolazioni, sul territorio.
Uomini, donne e bambini del campo ritengono di essere stati bistrattati ed offesi come persone e come cittadini: è anche uno sgarbo alla ospitale città di Torino, "medaglia d'oro" alla Resistenza che ha fatto riacquistare la libertà a tutti i cittadini dopo un periodo oscuro e autoritario decisamente cancellato che non deve mi più ritornare.
Un gruppo di sinti con l'Opera Nomadi"


grazie a Claudio Sommaruga