Milano. Associazioni in rivolta. "Basta sgomberi inutili"
Di Fabrizio (del 12/04/2008 @ 08:45:51, in Italia, visitato 2253 volte)
Da
RomSinti@Politica
Sono stufi di essere chiamati per accogliere i rom, senza venire preavvisati
degli sgomberi chiesti dalle amministrazioni locali. Di disintossicare i drogati
senza un dialogo con chi decide le politiche di prevenzione. Di distribuire
pasti caldi ai pensionati senza esser consultati da chi detta le regole
dell’assistenza sociale.
Per questo oltre 40 fra le principali sigle del volontariato italiano ieri hanno
scelto, non a caso, Milano per presentare un documento che condanna la logica
degli sgomberi senza progetti alternativi e chiede alla politica di abbandonare
la logica della «sicurezza» slegata dagli interventi di recupero sociale.
C’erano don Gino Rigoldi, presidente di Comunità Nuova e cappellano del carcere
minorile Beccaria, e don Virginio Colmegna, presidente di Casa della Carità, al
centro del tavolo dove è stato firmato l'atto di nascita del "Cantiere per un
patto costituente di un nuovo welfare", definito "spazio di riflessione e
proposta politica". Una sigla che reclama attenzione dalle istituzioni e
investimenti per la tutela dei diritti delle persone.
Un tema, quello dei diritti, che pochi giorni fa era stato sollevato dal
cardinale Dionigi Tettamanzi a proposito dello sgombero della Bovisasca. Fatto
che Lucio Badolin, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità
d'accoglienza), ieri all'incontro nella sede delle Acli, in via della Signora,
ha sottolineato: «Siamo al punto che persino qualche vescovo arriva a domandarsi
pubblicamente che senso ha questo modo di agire. Questo modo di far politica e
di amministrare non ci piace. Questo alitare sulla paura dei cittadini per
alimentarla è pericoloso. I bisogni sociali rimangono ai margini dei programmi
politici e dell'azione di governo».
E don Colmegna ha aggiunto: «Stiamo facendo un'operazione culturale, non un
manifesto elettorale. Vogliamo contare di più, abbiamo fiducia in una politica
forte su questi temi».
Il discorso più duro è stato quello di Rigoldi, che ha puntato il dito contro
«il disastro sociale e culturale che abbiamo davanti. Al Beccaria c'è il 20 per
cento in più di detenuti. La sicurezza della pena che chiedono certe forze
politiche esiste solo per i poveracci che rubano per fame e restano in galera
per anni». Il cappellano è indignato per le manifestazioni davanti alle chiese
della Lega, che contesta le posizioni di Tettamanzi a difesa dei rom: «Va
ricordato a questi signori che per il Vangelo tutti siamo figli di Dio. I
razzisti stiano fuori dalle chiese».
In allestimento è un sito web dedicato al tema (www.cantierewelfare.org)
per raccogliere nuove adesioni all’appello, per ospitare un forum di discussione
e per organizzare un incontro pubblico dove verrà presentata una piattaforma sul
welfare.
|