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Rom e sinti: sette punti per la politica
Di Fabrizio (del 01/04/2008 @ 09:09:18, in Italia, visitato 1485 volte)

Da Vita - di Sara De Carli (s.decarli@vita.it) - 31/03/2008

Il comitato “Rom e Sinti Insieme” ha redatto e inviato a tutti i candidati premier un documento politico. Il documento si focalizza esclusivamente su sette questioni, poste l'anno scorso dal Ministero dell'Interno. Nel documento non sono trattati temi quali il lavoro, la scuola, la sanità, i servizi sociali e anche il tema dell'immigrazione non è focalizzato appieno. Ecco i sette punti:

Partecipazione diretta dei Rom e dei Sinti. Proponiamo un “cambiamento di metodo” che porti all'inserimento attivo in ogni organismo in cui vengano prese decisioni che riguardino i Sinti ed i Rom, per evitare gli errori che nel passato hanno condotto al fallimento ogni iniziativa.

Istituzione Ufficio Nazionale e Uffici periferici. Proponiamo la realizzazione di un piano nazionale e locale, attraverso l'istituzione di Uffici con la partecipazione di Sinti e di Rom per realizzare una strategia coordinata, multisettoriale (cultura, habitat, lavoro, sanità, sociale, scuola e formazione) e globale.

Riconoscimento status di minoranza. Proponiamo la promulgazione della proposta di legge n. 2858: “Modifiche alla legge 15 dicembre 1999, n. 482, per l'estensione delle disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche alle minoranze dei Rom e dei Sinti”, presentata alla Camera dei Deputati il 2 luglio 2007.

Diritti e Doveri. Proponiamo una politica che esprima a Rom e Sinti parità di trattamento di fronte alla legge, cancellando norme punitive e/o discriminanti. Sottolineando che è fondamento giuridico nazionale e internazionale la sola ed esclusiva responsabilità personale di fronte ad un reato contestato.

Situazione di apolidia. Proponiamo l'introduzione del diritto di suolo (jus soli, chi nasce in Italia ne è per ciò stesso cittadino) anche per Rom balcanici genitori di minori nati in Italia, per i figli stessi e per gli altri Rom balcanici presenti in Italia.

Superamento dei “campi nomadi”. Proponiamo soluzioni flessibili e graduali ma anche veloci e concrete per uscire totalmente dalle logiche segreganti e ghettizzanti proprie dei “campi nomadi”.

Cultura e contrasto alla xenofobia. Riteniamo la promozione delle culture rom e sinte una priorità per superare pregiudizi e stereotipi. Sottolineando il bisogno di un codice deontologico per la stampa e il finanziamento di iniziative atte alla conoscenza delle culture sinte e romanì, patrimonio dell'umanità.

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