Ricevo da Roberto Malini
da www.annesdoor.com
Gloria, un'utente di Anne's Door è sorpresa da quanti reati siano attribuiti ai
Rrom e ci scrive: "Dopo il caso Mailat, i bambini di Milano torturati e
costretti a mendicare, ecco la rivelazione (di Roberta Angelilli, Alleanza
Nazionale n.d.r.) secondo cui in Italia ben 50 mila bambini Rrom sarebbero
schiavi di un racket composto da nomadi; ecco la vicenda dei Sinti che truffano
gli anziani e chesi rivelano proprietari di ville e montagne d'oro (l'ho
visto in un servizio televisivo)! Ecco la notizia, diffusa dai media, dei Rrom
del campo Casilino 900, a Roma, che hanno commesso un'infinità di reati e che le
autorità romane hanno presentato come una banda organizzata, contro cui hanno
mobilitato un esercito composto da più di cento carabinieri, pattuglie in
uniforme, militari a cavallo e unità cinofile. Siamo di fronte a un popolo di
criminali, geneticamente portati a commettere reati e azioni orribili o viviamo
in un Paese impazzito?"
Risponde Roberto Malini. Hai colto nel segno del problema e hai messo in rilievo
il castello di pregiudizi su sui si basa una persecuzione efferata, che si
giustifica agli occhi dell'opinione pubblica come "operazione di sicurezza" e
non "purga razziale". Cara Gloria, i nomadi che rapiscono bambini e li
costringono con torture, segregazione e minacce a rubare o prostituirsi; i Sinti
che si arricchiscono truffando gli anziani e posseggono ville e macchinoni; il
"linguaggio segreto" degli zingari scritto con il gesso davanti alle abitazioni
a scopo di rapina sono i soliti luoghi comuni usati dalla propaganda razzista.
Il partito nazista e la stampa di regime presentarono i Rrom proprio come un
popolo geneticamente degenerato e caratterizzato da un'indole immorale: ladri,
truffatori, schiavisti, padri e madri indegni, assassini senza scrupoli. La
realtà, Storia e Memoria ce lo insegnano, è ben diversa e i veri criminali non
furono i Rrom, ma i tedeschi e i loro complici. Criminali spietati, capaci di
azioni indescrivibili e omicidi orrendi contro uomini, donne e bambini
innocenti. Tieni presente, però, che quando i nazisti erano al potere e i media
lavoravano per presentare in modo umano la loro immagine, il popolo tedesco la
pensava come gli italiani di oggi e identificava negli zingari e nelle altre
minoranze che furono soggette a persecuzione la sorgente del male. Nessuno
avrebbe detto che Hitler, Goebbels, Eichmann o Himmler fossero mostri. I nemici
della sicurezza erano considerati, anche allora, i mendicanti, i poveri, le
famiglie Rrom dalle pelli scure e le usanze così diverse da quelle europee. Ma
torniamo al presente: Rrom e Sinti, purtroppo, sono poverissimi e non posseggono
ville né oro o diamanti; amano i loro bambini ("tanti bambini, tanta gioia", è
il loro motto) e non rapiscono quelli degli altri; hanno un livello di moralità
elevatissimo e condannano la violenza come il più grave dei mali; sono religiosi
e considerano la carità e la solidarietà come i massimi valori umani e sociali.
Non ho visto il servizio televisivo a
cui ti riferisci, ma ne ho lette e sentite tante, da molti anni. Se vuoi
combattere il pregiudizio devi tener sempre presente che i razzisti seguono una
strategia mediatica precisa, che è quella di giustificare la repressione
presentandola come un'azione necessaria per tutelare o ripristinare la
"legalità". Quello che gli uomini e i gruppi che si occupano di Diritti Umani
combattono è un atteggiamento persecutorio, che ha portato i Rrom in condizioni
tragiche di povertà. E' ovvio che le autorità giustificano sgomberi ed
espulsioni adducendo ai Rrom reati di ogni genere, ma quello che le Nazioni
Unite e l'Unione Europea chiedono - finalmente - ai Paesi civili è l'attuazione
di politiche volte a integrare i Rrom e a combattere la povertà che li annienta,
attraverso un sostegno pianificato (che l'Ue agevola con ingenti fondi, cui
l'Italia ha scelto di non accedere proprio per non favorire l'integrazione) e
comprendente alloggi, aiuti economici, assistenza sanitaria, strutture per
l'igiene, progetti di collocamento professionale, inserimento scolastico, tutela
dell'identità etnica di un popolo, attivazione di programmi
mirati a far conoscere la Storia, la cultura e la condizione dei Rrom ecc. In
tutti i casi cui ti riferisci, eccettuato quello di Mailat, che non è un Rrom,
ma un romeno di etnia Bunjas (anche quello, comunque, è un evento giudiziario
tutt'altro che chiaro), le autorità contestano reati diversi ai Rrom e i media
presentano le loro comunità come bande malavitose. Il caso recentissimo del
campo Casilino 900 è emblematico della persecuzione in atto. Le forze
dell'ordine sono entrate in un luogo di emarginazione simile a un campo di
concentramento, dove sopravvivono nelle più spaventose condizioni di indigenza
cento uomini, cento donne e duecentocinquanta bambini. La violazione commessa
nei loro confronti è stata totale: anziché ricevere aiuti e supporto (come
prevedono le leggi internazionali a tutela delle minoranze etniche e le
convenzioni internazionali per i Diritti Umani), sono stati perquisiti, espulsi
quando possibile, denunciati per reati assurdi, come la "violazione del diritto
d'autore", terrorizzati e umiliati sia individualmente che come popolo. Quando
abbiamo dubbi sulla persecuzione, Gloria, perché i media ci presentano i "buoni"
e i "cattivi" secondo una logica di regime, dobbiamo entrare in un campo Rrom e
tutto diventa chiaro: troveremo povertà, fame, malattie, morte, dolore,
abbandono, emarginazione. E nessuno che si prodighi per combattere i veri nemici
della società, che sono il razzismo, la crudeltà, l'abuso, la calunnia, la
miseria. Entriamo in un campo Rrom, finché è possibile, perché i pogrom hanno
decimato persino quei luoghi disperati di sopravvivenza e, al di là delle odiose
bugie della propaganda, sarà facile rispondere alla tua domanda: chi sono i
criminali, gli zingari o i loro persecutori?
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