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Gustavo Zagrebelsky sul concetto attuale di "straniero"
Di Fabrizio (del 17/11/2007 @ 09:16:41, in Kumpanija, visitato 1821 volte)

L'avvocato italiano Gustavo Zagrebelsky analizza la nozione di "straniero" nella società occidentale. "Se le relazioni sociali fossero perfettamente bilanciate, la parola straniero ed i suoi sinonimi correnti (migranti, immigrati, extracomunitari) e le sue differenti variazioni (Nord-Africani, Islamici, Rom, Cinesi ecc.) sarebbero parole neutrali deprivate di significato discriminatorio... Nelle società precedenti lo straniero era il nemico per definizione, che doveva essere limitato se non ucciso. L'umanità funzionava con l'idea di essere divisa in comunità separate, naturalmente ostili l'un l'altra. Da allora, l'idea di una società globale, con leggi comuni è progredita con la moltiplicazione di convenzioni e dichiarazioni internazionali... Ma oggi, il trabocchetto mortale si trova nella distinzione fra gli immigranti normali ed irregolari."

da La Repubblica - riportato su Roma_Italia