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Tikla e le lezioni di giornalismo (III)
Di Fabrizio (del 22/07/2005 @ 01:48:51, in media, visitato 3667 volte)

Questa volta Tikla non ha avuto scampo. Durante il "lavoro" russava così forte che trovarlo è stato uno scherzo!

Mentre ora si beve il meritato caffé, ecco il caso giornalistico della settimana (http://snowdog.splinder.com/post/5310502). Sulla Padania, è sparita la lettera del ministro Castelli (recupero dalla rassegna stampa del comune di Ferrara) che sino a pochi giorni fa, faceva bella mostra di sè, addirittura in home page. In compenso, la Padania rilancia.

Il teorema di Tikla (no... non l'ha inventato lui...) è che non importa se quello che si racconta è vero o no... Il fatto è che la verità non fa male, mentre se racconti una bugia, sei sicuro che continuerà a fare danni. Sembrerà incredibile, ma la stessa notizia, ripresa da Libero.blog, ha avuto oltre 760 commenti, prima che si scoprisse che era una bufala.


Dov'eravamo rimasti?

Il Diavolo si riempì d'aria i polmoni, chiuse gli occhi ed emise un grido terribile. Il soffio fu così potente che mi scaraventò sul tetto del carro. Quando riaprii gli occhi, il Diavolo mi guardava stupito:

"Cosa fai lassù appollaiato?"

"Avevo dimenticato di scopare il tetto del mio carro" risposi. "Ma quando ti decidi dunque a gridare?" 

"Ma come, non hai sentito niente?"

"No, neanche il più piccolo rumore. Aspetta un istante, scendo per gridare! Ma prima, bendati gli occhi con un fazzoletto, perché rischierei di farteli saltare, e non si mai visto un diavolo cieco".

Mentre si bendava gli occhi, discesi dal tetto del carro e presi il fucile. Senza perdere un istante, sparai vicino all'orecchio del demonio.

Basta, basta, il tuo grido mi ha attraversato le orecchie da parte a parte"

Posai il fucile, e quello scoprì gli occhi e mi disse:

"Ora lotteremo uno contro l'altro per vedere chi di noi due è il più forte"

Ci prendemmo per la vita. Sentivo le mie ossa scricchiolare. Sotto l'effetto del dolore, alzai la testa al cielo.

"Cosa cerchi lassù?" mi chiese.

"Sto chiedendomi fino a che altezza posso lanciarti"

Lui allentò la stretta: "No, questo no! Ho troppa paura del mio nemico che abita lassù! Ti dichiaro mio vincitore nella lotta" Dopo avermi lasciato andare, mi disse ancora:

E poi, com'è andata? Racconta Tikla!

Ragazzo, sono di nuovo stanco. Continuo la prossima volta e vediamo se qualcuno indovina : - )

tratto da: Tikla e il Diavolo


Chiudo ancora con la Padania:

Il senatore trevigiano ha usato parole dure anche nei riguardi della comunità musulmana che già vive e lavora in Italia. «Cosa devono fare? - ha detto - Se ne devono stare a casa loro. Io parlo da un punto di vista concettuale. Non è possibile l’integrazione dell’Islam con il nostro modo di vivere. Leggete la Fallaci e anche l’ultimo libro della cognata di Bin Laden. Leggete e rendetevi contro di cos’è l’Islam».

Secondo l’esponente del Carroccio l’unica soluzione al problema dei clandestini è quella di: «"Eliminarli" gradatamente, il più possibile, rimandandoli a casa loro».

Ecco, da qualche settimana quel giornale ha riscoperto l'Oriana e il suo grido di dolore sull'Islam che vorrebbe conquistare l'Occidente, con le cattive, ma anche con le buone (infiltrandosi e mimetizzandosi nella società). Se davvero è una questione di LOTTA PER LA DIFESA DELLA CIVILTA', che problema volete ci sia nel raccontare anche qualche bugia? Il nodo, forse, è questa nostra famosa identità da difendere. Esiste o no? Nel dubbio che sia un'identità virtuale, un po' come la Padania, la via d'uscita sembra dipingere a tinte fosche l'identità altrui.