TIRASPOL (Tiraspol Times) - Un nuovo documentario intitolato "O Krisinitori"
descrive la vita di un Rom sopravissuto all'Olocausto nella cosiddetta
Transinistra durante la II guerra mondiale.
L'attuale piccola Pridnestrovskaia Moldavskaia Respublica, fu l'area del più
grande campo di concentramento in termini di estensione geografica. Invasa dalla
Romania con i suoi alleati nazisti, fu adoperata come area di deportazione per
Ebrei e Rom.
"Il giudice"/"O Krisinitori" è un film sulla vita reale di un
sopravissuto all'Olocausto che viveva nella città di Tg. Jiu, deportato nel
Transdniester - chiamato Transnistria dagli occupanti Rumeni - dal 1942 al 1944.
Il film verrà presentato l'11 e 14 luglio 2007, nei "Giorni di Cultura Zingara"
che avranno luogo a Zurigo in Svizzera.
Marin Constantin chiamato "Suta" ha 69 anni, un giudice della
tradizionale comunità Rom, che ha vissuto tutta la sua vita nello spirito della
giustizia. E' colui che "porta pace nella comunità". L'azione del film si
sviluppa attraverso il protagonista, ma incrocia le testimonianze delle sorelle
Rabedea e Maria - spesso circondate da nipoti -ascoltando le testimonianze dei
deportati e le storie sulle ingiustizie patite.
Lo spettatore può assistere ad un vero caso di giustizia
tradizionale Rom "Romano Kris", più precisamente il modo in cui il giudice "Suta"
ristabilisce la pace assieme ad altri, in una famiglia Rom di Oravita.
Campagna anti-discriminatoria
Il nuovo lavoro è una coproduzione di Tumende TV e TV Productive International,
diretta da Laurentiu Calciu, ed è promosso attraverso una campagna
antidiscriminatoria in tutta la Romania.
Questa campagna è necessaria perché la discriminazione razziale
è ancora un profondo problema in Romania e Moldavia, con un numero indefinito di
bambini che soffrono il razzismo.
La pratica di sistemare gli studenti Rom in classi e scuole
segregate rimane diffusa in Romania e Moldavia. In Romania, molti bambini Rom
sono stati incanalati in scuole solo per Rom che offrono una inferiore qualità e
talvolta on povere condizioni fisiche. Questo è documentato in un nuovo rapporto
dell'Open Society Institute - EU Monitoring and Advocacy Program (EUMAP) uscito
all'inizio dell'anno. E' anche diffusa la segregazione illegale, i bambini sono
segregati in classi di solo Rom o a predominanza Rom, secondo il rapporto
"Uguale accesso all'educazione di qualità per i Rom".
Amnesty International ha condannato il razzismo e le
persecuzioni di governo e polizia. Lo stesso tipo di razzismo governativo portò
la Romania all'Olocausto in Transnistria e alla sua controparte, il Porajmos.
Il Porajmos, letteralmente Divoramento, è un termine coniato dal
popolo Rom per descrivere il tentativo del regime nazista per sterminare il
popolo Rom europeo durante l'Olocausto.
Secondo testimonianze di testimoni ebrei e nazisti, spesso i Rom
mandati ai campi di concentramento soffrivano più degli Ebrei. In alcune
circostanze i nazisti erano talmente sgomentati che li uccidevano appena
sbarcati dal treno.
Anche il governo rumeno, alleato del nazismo, contribuì al piano
di sterminio. Il governo di Ion Antonescu [...] deportò in Transnistria 25.000
Rom, di cui 11.000 non fecero ritorno.
DIVERS