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Romania
Di Fabrizio (del 05/07/2007 @ 09:34:21, in media, visitato 2114 volte)

TIRASPOL (Tiraspol Times) - Un nuovo documentario intitolato "O Krisinitori" descrive la vita di un Rom sopravissuto all'Olocausto nella cosiddetta Transinistra durante la II guerra mondiale.

L'attuale piccola Pridnestrovskaia Moldavskaia Respublica, fu l'area del più grande campo di concentramento in termini di estensione geografica. Invasa dalla Romania con i suoi alleati nazisti, fu adoperata come area di deportazione per Ebrei e Rom.

"Il giudice"/"O Krisinitori" è un film sulla vita reale di un sopravissuto all'Olocausto che viveva nella città di Tg. Jiu, deportato nel Transdniester - chiamato Transnistria dagli occupanti Rumeni - dal 1942 al 1944.

Il film verrà presentato l'11 e 14 luglio 2007, nei "Giorni di Cultura Zingara" che avranno luogo a Zurigo in Svizzera.

Marin Constantin chiamato "Suta" ha 69 anni, un giudice della tradizionale comunità Rom, che ha vissuto tutta la sua vita nello spirito della giustizia. E' colui che "porta pace nella comunità". L'azione del film si sviluppa attraverso il protagonista, ma incrocia le testimonianze delle sorelle Rabedea e Maria - spesso circondate da nipoti -ascoltando le testimonianze dei deportati e le storie sulle ingiustizie patite.

Lo spettatore può assistere ad un vero caso di giustizia tradizionale Rom "Romano Kris", più precisamente il modo in cui il giudice "Suta" ristabilisce la pace assieme ad altri, in una famiglia Rom di Oravita.

Campagna anti-discriminatoria

Il nuovo lavoro è una coproduzione di Tumende TV e TV Productive International, diretta da Laurentiu Calciu, ed è promosso attraverso una campagna antidiscriminatoria in tutta la Romania.

Questa campagna è necessaria perché la discriminazione razziale è ancora un profondo problema in Romania e Moldavia, con un numero indefinito di bambini che soffrono il razzismo.

La pratica di sistemare gli studenti Rom in classi e scuole segregate rimane diffusa in Romania e Moldavia. In Romania, molti bambini Rom sono stati incanalati in scuole solo per Rom che offrono una inferiore qualità e talvolta on povere condizioni fisiche. Questo è documentato in un nuovo rapporto dell'Open Society Institute - EU Monitoring and Advocacy Program (EUMAP) uscito all'inizio dell'anno. E' anche diffusa la segregazione illegale, i bambini sono segregati in classi di solo Rom o a predominanza Rom, secondo il rapporto "Uguale accesso all'educazione di qualità per i Rom".

Amnesty International ha condannato il razzismo e le persecuzioni di governo e polizia. Lo stesso tipo di razzismo governativo portò la Romania all'Olocausto in Transnistria e alla sua controparte, il Porajmos.

Il Porajmos, letteralmente Divoramento, è un termine coniato dal popolo Rom per descrivere il tentativo del regime nazista per sterminare il popolo Rom europeo durante l'Olocausto.

Secondo testimonianze di testimoni ebrei e nazisti, spesso i Rom mandati ai campi di concentramento soffrivano più degli Ebrei. In alcune circostanze i nazisti erano talmente sgomentati che li uccidevano appena sbarcati dal treno.

Anche il governo rumeno, alleato del nazismo, contribuì al piano di sterminio. Il governo di Ion Antonescu [...] deportò in Transnistria 25.000 Rom, di cui 11.000 non fecero ritorno.

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