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Segnalazione articolo con contenuti preoccupanti
Di Fabrizio (del 04/06/2007 @ 10:44:00, in Italia, visitato 2396 volte)

Ciao,

Mi chiamo Vittoria, sono tedesca, ma vivo da diversi anni a Verona che ormai considero la mia città. Purtroppo ho visto questo articolo oggi sull'Arena, il quotidiano di Verona, dove hanno appena eletto un sindaco leghista (Tosi).
Con molta preoccupazione vi segnalo questo articolo, in particolare la parte dove Tosi dice che l'etnia Rom ormai è destinata a finire. (Tosi è già stato processato per istigazione all'odio razziale in precedenza)

Vittoria.

Il primo cittadino con una troupe di «Ballarò» nei due luoghi simbolo delle sue campagne: ex Cartiere e campo nomadi
Il sindaco: fine dell’esperimento Rom
«Integrazione fallita per scelta loro, degrado, criminalità: Boscomantico chiuderà presto»

Tosi ricorda che «lo spaccio alle ex Cartiere non è competenza del Comune ma delle forze dell’ordine»

di Giampaolo Chavan

Un sopralluogo con la troupe di Ballarò, il programma di Raitre in onda tutti i martedì, alle ex Cartiere e nel campo Rom di Boscomantico.
L’occasione per ribadire i punti cardine da realizzare a stretto giro di posta del programma elettorale della Casa delle libertà. E così arriva la conferma dal primo cittadino: il campo rom di Boscomantico chiuderà molto presto. Il nuovo sindaco lo dice a pochi passi dall’ingresso della ventina di prefabbricati dove vivono 200 nomadi di cui almeno la metà sono bimbi che frequentano asili e scuole vicine.
«Il programma prevede la cessazione di questo esperimento di integrazione fallito» afferma Tosi. E aggiunge, a poca distanza dall’ingresso del campo mentre il giornalista della trasmissione Rai intervista i Rom: «Questo esperimento ha portato solo degrado e criminalità con episodi clamorosi come l’operazione Gagio con i Rom che vendevano i figli ai pedofili. I Rom sono stati coinvolti in tutti i reati possibili e immaginabili e sono stati mantenuti dall’ex amministrazione comunale».
A portare alla chiusura del campo anche il fatto che «qui a Boscomantico non c’è un cittadino italiano perchè sono tutti romeni entrati per lo più in modo clandestino sul nostro territorio». A deludere il neosindaco l’esito di questa esperienza, voluta dall’amministrazione Zanotto: «Qui non c’è integrazione, ai semafori c’è la situazione di prima, il livello di degrado e criminalità è rimasto uguale. È stata la Procura veronese a definirlo una fucina di criminalità». Tanto più che l’etnia Rom, a parere del sindaco Flavio Tosi, sembra avere un futuro già segnato: «Ho una sentenza della Procura (forse intendeva il tribunale, ndr) del 1995 che condanna i nomadi. La motivazione sostiene che è abitudine per loro utilizzare i figli per compiere reati e per raccogliere l’elemosina. Li costringono in questo senso e i figli una volta che diventeranno grandi non potranno fare altro che reinserirsi nello stesso meccanismo». La morale, a parere di Tosi, è una sola: «Questo è un meccanismo che porta alla non integrazione per scelta di questo tipo di comunità, e si vede da questo tipo di modo di vivere (e rivolge lo sguardo al campo rom ndr). Quindi, se non c’è volontà di integrazione di chi arriva nel nostro territorio, non vedo perchè la nostra amministrazione deve ospitare e mantenere chi non si vuole integrare». Porte aperte, invece, «a chi si vuole integrare e vuole rispettare le leggi».
La solidarietà della nuova giunta Tosi è già tracciata: «C’è un fatto di equità perchè i Rom sono cittadini romeni e io so che il Comune ha anche una povertà tutta veronese (anziani e giovani coppie con difficoltà economiche) e l’amministrazione dovrebbe iniziare a rivolgere la propria attenzione verso le nostre fasce deboli».
La troupe del conduttore Giovanni Floris si era recata poco prima anche alle ex Cartiere. «Con la proprietà è doveroso da parte dell’amministrazione comunale incontrarsi e approvare un progetto il prima possibile» afferma Tosi. È fondamentale dare un’indicazione a chi è titolare di quell’area a Basso Acquar: «La proprietà potrà procedere alla demolizione e smaltimento delle ex Cartiere solo quando saprà che il Comune gli dà le garanzie precise su quello che potrà fare».
Il problema è l’investimento che non può essere fatto per milioni di euro, «tanto costano la demolizione e lo smaltimento senza avere garanzie sui progetti». Poi parte un’altra stoccata all’amministrazione Zanotto: «Per più di due anni non ha fatto nulla se non una delibera durante la campagna elettorale». Nel frattempo, le ex Cartiere rimangono il luogo prediletto per gli spacciatori: «Prima dell’accordo con la proprietà non puoi fare nient’altro. Lo spaccio nelle cartiere? Non è competenza del Comune, è competenza eventualmente delle forze dell’ordine. Dico eventualmente perchè, in realtà, le ex Cartiere rimangono terra di nessuno per il tipo di area, per la possibilità di accesso incontrollato e così sarà finchè non viene rasa al suolo e bonificata».