Continuano gli sgomberi
Di Fabrizio (del 10/03/2007 @ 14:21:34, in Italia, visitato 1792 volte)
Ricevo da
Mariagrazia Dicati, con richiesta di diffusione
Continuano inesorabili gli sgomberi dei campi
nomadi, senza che ci sia un chiarimento e una programmazione sulla loro
destinazione.
7 marzo 2007 - Blitz degli agenti della polizia municipale dell'ottavo
gruppo, stamani intorno alle 9.30, nel campo nomadi abusivo di Ponte di Nona, in
via don Primo Mazzolari a Roma.
L'intervento, spiegano gli uomini del Gruppo comandato da Antonio Di Maggio, si
è reso necessario anche dopo le proteste del comitato di quartiere che nei
giorni scorsi aveva anche fatto un blocco stradale per attirare l'attenzione sul
problema; dei genitori degli alunni della scuola elementare e media che si trova
sulla stessa via e dei proprietari di alcuni cantieri che nelle scorse settimane
aveva subito numerosi furti.
La polizia municipale sta predisponendo la bonifica della zona su cui si erano
insediati i nomadi.
Intanto c’è chi invece si sta mobilitando tempestivamente per un rifiuto
netto dei campi nomadi. Viterbo: "No ai campi nomadi” invito alla mobilitazione.
7 marzo 2007 Viterbo - Il presidente del Movimento "insieme per il
territorio", Michele Bonatesta dice: Il modo in cui Veltroni e Serra stanno
cercando di risolvere i problemi di Roma è semplicemente vergognoso. Basta
leggere un’agenzia del 1 marzo scorso, quando il Prefetto di Roma si lamenta
“dell’egoismo di chi non vuole accogliere i nomadi romani in altri comuni… ”
anche se non può fare a meno di esternare alcuni altri aspetti del problema-rom.
E’ un fiume in piena Michele Bonatesta, la notizia che alcuni Comuni del
Viterbese sarebbero già stati individuati come possibili “ospiti” per i nomadi
sfrattati da Roma dal sindaco Veltroni.
Il bubbone ora è scoppiato? Se lo tengano e individuino la cura senza
“contagiare” altri territori che fanno di tutto per restare nei limiti della
sicurezza e dell’ordine pubblico.
Questo è il tasto da battere e se qualcuno non dovesse sentirsi in grado di
garantirci questo, si dimetta o chieda il trasferimento, a seconda del ruolo che
ricopre nel nostro territorio.
A Frosinone sono già scesi in piazza. Noi siamo ancora allo stadio delle
chiacchiere ma, quel che è peggio e che lascia presagire il peggio, è che
qualcuno si sta mostrando disponibile al dialogo ed alla trattativa. Noi,
invece, diciamo (come già lo dicemmo il 17 gennaio scorso) “NO”, senza se e
senza ma!”.
9 marzo - "Come annunciato nei giorni scorsi prosegue l'opera di
riqualificazione del Comune di Roma. L'intervento effettuato questa mattina a
Villa Troili restituisce dignita' alle persone che vivevano in condizioni
disagiate e garantisce ai cittadini della zona maggiore sicurezza e decoro
urbano per una migliore qualita' della vita".
Cosi' il sindaco di Roma, Walter Veltroni, commenta l'avvenuto sgombero del
campo nomadi di Villa Troili.
Il Sindaco di Roma Walter Veltroni precisa: "Le persone che ci vivevano
saranno accolte nei centri di accoglienza del Comune di Roma. Con questo
trasferimento il campo, creato nel 2001 a seguito di un'ordinanza prefettizia,
e' definitivamente chiuso e l'intera area sara' bonificata e restituita alla
citta'".
"Anche questa volta le operazioni di sgombero si sono svolte nella massima
tranquillita, grazie alla collaborazione della polizia municipale, delle forze
dell'ordine, della protezione civile e delle associazioni che assistono i rom.
Un'operazione che, si aggiunge a quelle gia' effettuate nel corso di questi
anni, dal 2001 sono stati sgomberati 30 campi e insediamenti abusivi presenti
nella citta'".
La prima domanda è: Che fine hanno fatto le persone sfrattate dai 30 campi
nomadi?
I nostri timori che dallo sgombero di "campi nomadi" nascano un numero maggiore
di "piccoli campi nomadi", legali ed abusivi, è fondato, e questo accade per
l'assenza di UNA SCELTA POLITICA ABITATIVA per Rom e Sinti.
Oppure forse dobbiamo credere che non si voglia uscire concretamente
dall'ottica distruttiva del campo nomade?
Questo Governo aveva promesso maggiore attenzione alla questione Rom, e mentre
si discute nei diversi tavoli Ministeriali, la realtà Rom diventa drammatica
passando "dalla padella alla brace".
Non è arrivato il momento che TUTTE le organizzazioni pro rom/sinti facciano
sentire PUBBLICAMENTE e con forza la propria voce?
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