Croazia
Di Fabrizio (del 20/02/2007 @ 09:42:31, in Italia, visitato 1502 volte)
ANSA 2007-02-19 20:24
ZAGABRIA - Bustine di zucchero con l'immagine di Adolf Hitler e barzellette
sull'Olocausto sono state trovate in alcuni bar della Croazia, provocando dure
critiche da parte del Centro antinazismo Simon Wiesenthal, così come l'apertura
di un'inchiesta. Lo ha annunciato l'ufficio della procura statale,
precisando che è già stata aperta un'indagine sull'accaduto.
Gli impiegati della fabbrica di zucchero della compagnia Pinki, di Pozega -
scrive d'altra parte il quotidiano croato Novi List - hanno confermato che le
bustine di zucchero sono state effettivamente fabbricate nel loro stabilimento.
L'incidente ha messo in imbarazzo il governo, che è impegnato nell'intento di
minimizzare gli antichi legami del paese con il nazismo.
Durante la seconda guerra mondiale, il regime croata degli ustascia si è
schierata con la Germania nazista, applicando le leggi razziali, per le quali
migliaia di serbi, ebrei, gitani e antifascisti croati sono stati uccisi nei
campi di concentramento del paese tra il 1941 ed il 1945. Il direttore del
Centro Wisenthal, Efraim Zuroff, ha espresso la sua "repulsione e disgusto" per
il fatto che tali articoli possano essere prodotti e distribuiti nei nostri
giorni in un paese "in cui non solo ha avuto luogo l'Olocausto ma è stato
commesso per la maggior parte da collaboratori locali del nazismo".
"Se non altro, questa è una disgustosa espressione della nostalgia per il terzo
Reich e per un periodo dove gli ebrei, i serbi ed i gitani sono stati uccisi in
massa in Croazia", ha aggiunto. Zuroff ha esortato la Croazia ad ordinare il
sequestro immediato delle bustine di zucchero, in base alla legge contro le
discriminazioni razziali, etniche o religiose.
Nel paese infatti non esiste una legge che punisce coloro che negano
l'Olocausto. I simboli ustasci sono stati tollerati durante il mandato del
presidente Franjo Tudjman, che ha governato il paese dall'indipendenza nel 1991
al 1999, inasprendo i rapporti con Israele. I parlamentari croati del governo
successivo, che hanno avviato il paese ai negoziati per l'entrata nell'Unione
Europea, hanno chiesto scusa per i crimini del regime ustascia
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