\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Campioni senza fissa dimora
Di Fabrizio (del 08/07/2005 @ 15:00:12, in sport, visitato 5734 volte)

Ieri ho finalmente letto il libro di Filippo Podestà, si divora d'un fiato.

Se volete saperne  di più, ecco un'intervista dall'archivio di Pirori (19 Agosto 2004)

Come andare in Svezia e vincere una coppa mondiale:

Intervista a Bogdan Kwappik e Barbara Gorgon

Come siete entrati in contatto con quella che poi sarebbe diventata l'associazione MULTIETNICA 2001?
Qualche anno fa, ad una manifestazione degli immigrati per la casa, era il periodo delle prime occupazioni e si chiedeva la chiusura del Centro di via Corelli.
Già allora si parlava della necessità di associazione e di organizzarsi. Ci siamo ritrovati coi Rom di via Barzaghi e i rapporti sono stati da subito molto intensi.

A questo punto entra in ballo il calcio...
Sino a quel momento era solo passione: (Bogdan) quando avevo 18 anni ero juniores in Polonia, ma durante un incontro mi hanno spaccato il ginocchio,ma lo spirito è rimasto.
Sì, il calcio è una parte del lavoro che abbiamo impostato. Dopo quattro mesi che ci si frequentava, si parlava di cosa fare in vista di uno dei soliti sgomberi. Io proponevo di ripulire noi l'area li attorno, per dimostrare noi per primi che potevamo fare qualcosa. L'idea non è stata accolta e molto nervoso sono tornato a casa e ho acceso la televisione: trasmettevano una di quelle "partite del cuore". Lì m'è venuta l'idea di organizzare un incontro simile: Rom contro i consiglieri comunali. Chi vinceva si teneva il campo. In due mesi abbiamo trovato dove disputare l'incontro (al Vigorelli) e l'Inter che ci ha fornito delle divise bianche. Abbiamo vinto e via Barzaghi (per quella volta) è rimasta a noi.

Come nasce e come resiste Multietnica 2001?
Non abbiamo mai pensato al calcio come qualcosa di fine a se stesso: sin dall'inizio 30/40 Rom hanno collaborato con entusiasmo, si discuteva e a volte si litigava se quest'associazione dovesse avere un direttore Italiano o Rom, per noi, o era Rom o niente.
Il calcio è stato la chiave di volta, per cementare un'associazione e un'idea: al Vigorelli la prima volta abbiamo battuto la squadra di La Russa, ma per noi era in ballo la permanenza in via Barzaghi. Subito dopo, partecipammo al torneo quadrangolare di amivìcizia dei Rom.
Lo sport può essere un ottimo mezzo di integrazione, anche per la casa e il soggiorno. E poi è un mezzo immediato per dimostrare dal vero chi sono i Rom, non ci sono le mediazioni di stampa e tv quando ti incontri sul campo.

Cosa dicono i vostri compagni di lavoro?
Io (ancora Bogdan) avevo parecchie "grane" col mio datore, dato che ero anche responsabile della sicurezza. Allora: entro nel suo ufficio e gli dico che devo prendere ferie, per accompagnare la squadra in Svezia per un torneo a cui partecipavano squadre di tutto il mondo. Lui mi squadra e poi mi chiede "Ce l'avete lo sponsor". Non solo ho avuto le ferie, ma anche le divise... la ditta Carlo Gavazzi in fondo ha fatto bene i suoi conti, visto che le altre squadre portavano scritto Nyke, Vodafone ecc.
I miei colleghi, che dire... da anni provavano a fare sponsorizzare le loro iniziative. Vedi, dove lavoro siamo di 58 nazionalità differenti, e questi stranieri, spesso bistrattati, erano l'ossatura di una squadra che rappresentava l'Italia, credo l'abbiano sentita come una cosa anche loro. Al solito, invece, stampa e televisione hanno quasi oscurato la notizia.

Ci sarà anche una squadra pulcini?
A differenza di come fanno in molti, abbiamo cominciato con gli adulti, per rivolgerci poi ai bambini. C'è la possibilità, ma al solito mancano le strutture fisse, abbiamo gli allenatori, giocatori già "anziani" che hanno le capacità di allenare - sul centro sportivo ci stiamo lavorando, da anni. Adesso c'è più possibilità, siamo una realtà.

Dove giocate e in quanti siete?
Giochiamo presso l'Arci Olmi in zona Baggio. Siamo iscritti al CSI come squadra di calcio a 11, a 7 e a 5, quindi siamo 4 squadre in tutto - poi c'è la squadra di basket. Saremo... 100 persone, crediamo. Il fatto è che MULTIETNICA 2001 non è più soltanto la squadra dei Rom rumeni, potremmo essere anche di più, ma come associazione vogliamo rivolgerci a quanti vediamo più attivi ad esempio, nelle manifestazioni. Per esempio, la comunità Brasiliana è quella più calda, saranno 50/80 persone e due di loro sono consiglieri, poi l'Argentina, Santo Domingo per il basket, vale lo stesso discorso. Fatta l'associazione, a questo punto a settembre ormai sarà tempo di fare le tessere. Abbiamo sempre questa fissa dell'associazione, ci credi e non c'è niente che ti fermi.

Sul vostro sito (http://www.multietnica2001.org/) si parla anche di Comitato Immigrati in Italia. Non bastano i comitati che già ci sono in Italia?
Nasce due anni fa a Roma, sulla spinta di diverse associazioni, le principali da Milano, Roma, Firenze, Caserta, Brescia, Verona, Napoli...
Nasce dal tavolo dei Migranti Social Forum, con lo stesso discrimine con cui descrivevamo le nostre prime difficoltà: da una parte gli italiani, dall'altra gli emigrati che si sentivano emarginati e senza possibilità di parola. Ci ritroviamo nelle diverse città, l'ultima volta a MIlano nell'auditorium della Regione Lombardia, con balli cileni e musica Rom.
Alcune associzioni
- Multietnica 2001
- Todo Cambia
- Associzione Culturale Cilena
- Associazioni di El Salvador e delle Mauritius
- le comunità Rom di via Triboniano e via Novara

Ultima fatidica domanda: cosa volete, cosa cercate?
Vogliamo realizzare:
1 centro sportivo multietnico
1 campionato multietnico (prima di calcio e poi di altre discipline sportive)
1 federazione sportiva emigrati
Tutto no profit e aggiungendo che, con gli ultimi risultati sportivi, il rapporto col Comune di Milano non va male.
Diciamo meglio: il Comune è "stato costretto" a collaborare con noi, per la visibilità che ne ricava, per il risultato ottenuto, per altre ragioni ancora.
Abbiamo mostrato a tutti come i migranti sono andati in Svezia e hanno vinto, il ché ci ripaga dei nostri sforzi, ma è un fatto che dedichiamo a tutti quanti fanno la fila per il rinnovo del permesso di soggiorno ed il lavoro. Ed è una vittoria del progetto di far nascere e crescere l'associazione.
Quello che facciamo ora, è sfruttare la forza di tante associazioni diverse, anche per il rinnovo dei permessi di soggiorno.
Il nostro capocannoniere è stato buttato fuori casa, tramite noi adesso ha un posto dove vivere e, visto che è imbianchino, da migliorare.
Tutto questo non è solo calcio, e non sarebbe stato possibile senza Barbara, che non solo è infermiera e quindi è impegnata come tutti sul campo, ma anche la segretaria che appiana tutte le difficoltà, e poi c'è Wojciech che è il vice-presidente.

Un ultimo ricordo dalla Svezia: sapevamo che per questa edizione era stati investita il doppio dela somma dell'anno precedente. Eppure ci siamo trovati alloggiati in una sistemazione di fortuna, col cibo che era quasi immangiabile. Abbiamo fatto conoscenza con un grupppo di italiani residenti lì, emigranti come noi. All'inizio con un po' di timidezza, poi alla fine hanno ovviato al cibo ed erano presenti alle partite a tifare per l'Italia.

Adesso, siamo stanchi morti, soddisfatti, orgogliosi, spaventati dalle somme che ancora dobbiamo pagare. La strada è ancora lunga, nel frattempo questo è un link per percorrerla assieme:
http://www.multietnica2001.org/sostienici.html

PS chi fosse interessato, può richiedere in redazione la rassegna stampa dell'evento - le foto sono di Filippo Podestà

Multietnica 20001, burocrazia e passaporti permettendo, sta preparando le valigie per Edimburgo 2005.

Ultimi appuntamenti per i milanesi:

In attesa che la squadra parta per Edimburgo per la terza edizione del mondiale di streetsoccer alla "Homeless World Cup 2005", la AS.MultiEtnica2001 organizza una iniziativa per presentare la squadra che difenderà il titolo mondiale.
Dalle h18.00 alle h20.00 si disputerà un quadrangolare di calcio che vedrà i Campioni del mondo della MultiEtnica sfidare tre squadre di Comunità Nuova.
alle h21.00 presso il Barrio's Cafè, in via Barona angolo via Boffalora, ci sarà la presentazione del libro "Campioni senza dimora" di Filippo Podestà. Sarà presenta l'autore e i giocatori. alle h22.00, sempre al Barrio's cafè è previsto il concerto di Nazca con musica dal Perù.
Info: Bogdan 347 8638372

Inoltre: I CAMPIONI INVITANO A DONARE IL SANGUE!
La MultiEtnica 2001, prima della partenza per i mondiali di Street Soccer a Edimburgo invita tutti/e il 10 luglio dalle 8.00 alle 11.00 a donare il sangue.

La donazione è prevista presso l'ospedale San Paolo di Milano. Al termine sarà indetta una conferenza stampa per la presentazione della squadra nazionale italiana che difenderà il titolo ai mondiali di Edimburgo previsti dal 20 al 24 luglio.

L’incontro sarà anche l’occasione per rinnovare l’invito al tesseramento e presentare il libro “Campioni senza dimora” (Ed Terre di mezzo/10 Euro).

Requisiti: un documenti d'indentità valido (anche il Passaporto)
Perchè donare non è un dovere, ma vivere è un diritto di tutti!

responsabile donazioni del sangue: Ilaria (cell. 328 1827765)