\\ Mahalla : Articolo : Stampa
Romania
Di Fabrizio (del 08/07/2005 @ 15:11:48, in conflitti, visitato 3796 volte)

London Underground
Ieri mattina la prima reazione è stata di rivedere i blog di chi so sta a Londra. Qualcuno mi ha tranquillizzato via Skype.
Poi, mi sono quasi vergognato per la mia reazione tipo DEJA VU. Non so voi, ma è successo l'11 settembre e poi Madrid, ed è come se lo spavento, il dolore, la sorpresa che ho provato allora, stessero diventando NORMALI. A ripensarci, in molti han fatto l'abitudine agli eccidi in Medio Oriente, a Beslan, in qualsiasi punto della periferia del nostro mondo. L'impatto di New York, con i serissimi discorsi “mai più, noi non cederemo” che volevano dire: “mai più QUI, noi continueremo ad essere la FACCIA FORTUNATA, e i massacri sono altrove”.
Ci illudiamo di anestetizzarci, ma la fortezza che dovrebbe ripararci, non tiene. “Non cambieranno il nostro sistema di vita e i nostri valori”, dice un Blair affranto e stanco. Chi si illude di poterlo fare con gli altri, con la ragione o con le bombe non fa differenza, sappia che CAMBIERA' IL SUO SISTEMA DI VITA E I SUOI VALORI. Che lo voglia o no.


“Quasi” periferia del mondo:

Da: Haller Istvan

Cari amici,

Nel settembre 1993 nel villaggio di Hadareni si consumò un violento attacco razzista contro la comunità Rom.

La Liga PRO EUROPA (associazione rumena dei diritti umani) offrì immediatamente aiuto alle vittime. Disgraziatamente, le indagini su quanto accadde partirono solo nel 1997 e il processo penale si chiuse nel 1999 con pochi degli imputati condannati, mentre quello civile è terminato nel 2005.

Nel 1997, abbiamo aiutato le vittime a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani e nel 2000 abbiamo supportato l'European Roma Rights Center (che forniva assistenza legale) in un ulteriore appello al Tribunale Europeo.

Finalmente, il 6 luglio 2005 il Tribunale si è espresso, riconoscendo i danni patiti durante quell'assalto.

Haller Istvan

Program Director - PRO EUROPA League

-----

Cari amici,

Vorrei darvi alcuni chiarimenti su quanto scritto da Istvan Haller della Liga ProEurope Romania, suk caso di Hadareni, settembre 1993, quando contro la comunità Rom ci fu un verio e proprio pogrom e non un semplice "assalto a sfondo razziale".

Tre Rom furono uccisi dopo essere stati torturati e un gajio (chi non è Rom ndr) morì, colpito da una coltellata infertagli da mio fratello nel tentativo di difendersi.

Siccome mi sembra che le autorità, le istituzioni o le organizzazione dei diritti umani abbiano dimenticato la realtà scioccante di quanto successe, ma SOPRATTUTTO, che abbiano dimenticato i loro compiti e doveri, mi permetto di ricordare:

Quella notte che non dimenticherò, furono uccisi due miei fratelli, dopo svariate torture. Mio fratelllo di 21 anni ebbe tutte le osse rotte con tutti gli attrezzi da giardiniere immaginabili. Implorò gli assalitori e i poliziotti di smettere, senza che mostrassero alcuna pietà.

L'altro mio fratello di 19 anni, ricevette 81 coltellate prima di morire, dopo che due poliziotti lo avevano rassicurato di poter tornare al villaggio senza timore, messo poi in manette e consegnato ai suoi aguzzini con la promessa che non sarebbero stati perseguiti.

Altri tre arrivarono ancora vivi all'ospedale per farsi curare, morirono lì perché nessuno fece niente...

Mio marito di 31 anni morì soffocato dal fumo dell'incendio di casa nostra. Ma prima i suoi assassini gli tagliarono le braccia e la gambe e lo buttarono vivo nel fuoco. Lo so, perché ritrovai le sue braccia e le gambe in un posto totalmente differente. Nonostante le nostre testimonianze sinora nessuno, istituzioni, associazionie la stessa ERRC, ha voluto FAR LUCE SU QUEL CHE SUCCESSE. Per loro, mio marito perì semplicemente nell'incendio...

Oggi, come allora, ci sono organizzazioni Rom e no, che vogliono mostrare quanto ci aiutano. Disgraziatemente, CI RAPPRESENTANO A DIVERSI LIVELLI, FANNO PROGETTI PER NOI, SULLE NOSTRE CARRIERE E SUI NOSTRI SALARI, CI COPRONO LE SPESE DI VIAGGIO E DI COORDINAMENTO, MA DI NOI A LORO IMPORTA POCO. Non ci hanno mai chiesto, governo e istituzioni, se avevamo da mangiare o dove dormire. Ci hanno usato, ma nessuno ha mai portato un pezzo di pane o cioccolato ai nostri bambini. Nessuno ha fatto pressione sul governo perché ci fosse assicurata almeno l'esistenza...

Infine, oggi... Istvan Haller ci informa sulla decisione di Strasburgo e su quanto la sua organizzazione sisia adoperata per questo risulltato. NON E' COSI'. Si sono impegnati per ottenere visibilità e un compromesso. Se secondo lui il fatto che il governo rumeno abbia dato dei soldi ai parenti dei sopravvissuti è un suo successo, VOGLIO GRIDARE CHE QUESTO NON E' SUCCESSO E NON E' GIUSTIZIA!!

Istvan Haller sostiene che la sua organizzazione ha fornito aiuto immediato alle vittime. Vorrei capire cosa intende per aiuto. Fare domande ai sopravvissuti? Scrivere rapporti? Presenziare alle conferenze?

Dal mio modesto punto di vista e per la mia esperienza, la risposta è NO. [...] E, per favore, non vorrei più sentire nominare in futuro gli avvocati [di ERRC NDR], perché sono tra i peggiori che hoincontrato in tutta la mia vita.

Io non mi sono accorta tuttora che il governo rumeno si sia preso nessuna responsabilità per quanto accadde.Non hanno riconosciuto le loro colpe e quanto sia corrotta la giustizia in Romania. Dicono solo che a loro "dispiace, bla, bla, bla". Tutto ciò che vedo è una dichiarazione di facciata su impegni da rispettare in futuro.

Spero che il futuro possa vedere altre decisioni più obiettive... ma come fare ad averne la certezza?

Florina Zoltan - London, UK