Volente o nolente, mi occupo spesso di quanto fa la Lega.
Su quanto accaduto due giorni fa a Strasburgo, sposo in toto la dichiarazione
di Borghezio riportata oggi dal Corriere: "...Si deve decidere: la
Lega è anche questa". Ha ragione Snowdog quando parla di Pippo,
Palla e Pertica, ma tra le tante cose che sono state scritte, voglio
riportare un post su Politicablog
(scusandomi con gli esclusi che magari hanno fatto ragionamenti simili):
Mi permetto una malevola interpretazione di quanto è accaduto ieri al parlamento europeo. Dal 2001 la Lega ha espresso in piazza e nelle sue forme sguaiate il Berlusconi pensiero. Anche questa volta, secondo me, c'è stato il solito gioco del "vai avanti tu che a me viene da ridere". Per vedere se a pensare male si commette peccato (ma spesso ci si azzecca), basterà attendere le linee guida della campagna elettorale di Forza Italia. Se sarà incentrata sull'euro e sull'ostilità malcelata verso l'Europa allora non saremo andati troppo lontani. Ieri, secondo me, è stata fatta una prova generale. I tre guastatori, di lungo corso e di nessuna credibilità, sono stati mandati allo sbaraglio per vedere le reazioni del paese. Se l'indignazione non sarà
sufficientemente forte Berlusconi capirà di poter cavalcare lo scontento di quella parte di opinione pubblica più arretrata e meno in grado di capire quale disastro sarebbe per il paese lasciare il carro europeo e la moneta unica. Con spregevole cinismo Borghezio e soci questo non lo dicono. Ma quando l'ex tecnico di volo Speroni chiama il Presidente della Repubblica "il Ciampi" si ha l'impressione di trovarsi davanti ad una sceneggiatura scritta da altri. Più colti, più capaci e più spregevolmente cinici.
[...]
15:02:17 di luca ajroldi
Scrive Stefano Folli su IL SOLE - 24 ORE di ieri:
"Borghezio una volta era un personaggio emarginato e folkloristico del
movimento. Le sue posizioni di estrema destra lo avvicinavano a un Le Pen
sguaiato e lo stesso Bossi preferiva tenerlo in disparte. Ma erano altri
tempi. La Lega di oggi si sta sempre più estremizzando, la malattia del capo
ha dato la stura a una rincorsa che non sappiamo dove porterà. [...] ...
stupefacente che la gazzarra di Strasburgo sia avvenuta all'indomani di una
cena ad Arcore, la prima dopo tanto tempo fra Bossi e il presidente del
Consiglio [...]
Analogie inquietanti, se lascio le birre di Strasburgo per tornare ai più
familiari campi nomadi nella provincia milanese. Ho la stessa sensazione che la
Lega sia la testa d'ariete, ma di uno schieramento più composito e nascosto...
Facile prendersela con i pacchi
postali. Più difficile trovare
soluzioni.
Ma se un partito, che qualche anno fa chiedeva l'ingresso della Padania
nell'Euro (per salvare le imprese del Nord), oggi non trova di meglio che
dare la colpa a Prodi, ecco che in Lombardia l'assessore (leghista) al
territorio:
- un anno fa chiedeva l'abolizione dei campi nomadi per farne aree di giochi
(quantomeno singolare, visto che sono posti in aree lontano dalla città,
spesso inondati o vicino a discariche)
- oggi interviene
nella polemica tra Comune e Provincia, chiedendo l'abolizione della Legge
a tutela del nomadismo. Cioè l'unica legge che ha tentato di
intervenire contro la proliferazione di quegli "insediamenti
abusivi" che a parole TUTTI vogliono combattere.