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Francia
Di Fabrizio (del 08/09/2006 @ 11:13:28, in casa, visitato 1600 volte)
Sradicamento delle bidonvilles, che fare?

In Les Rroms et les autorités - da: Les Rroms acteurs

Innanzitutto, teniamo a precisare che il problema delle bidonvilles non è specificamente rrom. È legato alla precarietà estrema di alcuni strati sociali. È vero tuttavia, che l'over-presentazione dei Rroms nelle bidonvilles create attorno alle grandi agglomerazioni in Francia, spinge alcuni a fare un legame diretto Rroms=bidonvilles. Per spiegare l'opposto, basta ricordare alcuni fatti:

  • Nelle bidonvilles d'oggi, si trovano non soltanto Rroms, ma anche dei Rumeni, dei Moldavi, dei Bulgari... l'elenco è lungo

  • Fra i Rroms che vivono in Francia, solo una minoranza trascurabile (al massimo l'1%) è relegata a tale marginalizzazione. Diciamo apposta "relegati"! La loro "più grande visibilità" per il pubblico è il corollario della miopia, più o meno cosciente, più o meno volontaria, e nella maggior parte dei casi creata dall'informazione molto parziale, allo stesso tempo sui Rroms appaiati al fenomeno delle bidonvilles. In questo blog, proviamo ad attenuare l'insufficiente informazione, in particolare nel primo messaggio, che riassume ciò che sono e che non sono Rroms.

Veniamo ora al problema delle bidonvilles ed al suo trattamento dai poteri pubblici, o piuttosto al suo non trattamento:

Il Consiglio regionale dell'Île de France ha in bilancio un milione (1.000.000) di euro destinato all'estirpazione degli bidonvilles. Quando è stato votato il bilancio, numerosi sono stati coloro che hanno criticato la parola "estirpazione". Le associazioni rroms non facevano parte di questi, giudicando che l'esistenza di bidonvilles è effettivamente una peste, IN PRIMO LUOGO PER QUELLI CHE SONO OBBLIGATI A VIVERVI. Un'altra critica riguardava l'importo destinato a quest'azione. Effettivamente, non è sufficiente, ma è un inizio.

Questo milione di euro è sempre a disposizione dei municipi che organizzano progetti di rialloggiamento per gli abitanti delle bidonvilles. Siamo in settembre, ed a nostra conoscenza, solo la città di Bagnolet ha depositato una domanda di finanziamento di tale progetto al Consiglio regionale. Allora, nasce una precisazione molto semplice, o stupida:

PERCHÉ NESSUNO VUOLE USARE QUESTO DENARO PER RISOLVERE IL PROBLEMA NELLA SUA MUNICIPALITA'?

Questo è senza scordare la non applicazione della legge per quanto riguarda le famose "aree d'accoglienza" per la gens du voyage.

Le espulsioni si moltiplicano. L'ultima è quella intervenuta a Montreuil, città vicina di Bagnolet, con un sindaco che condivide le stesse convinzioni che il sindaco di Bagnolet. Parleremo di questa espulsione nei giorni che seguono, e posteremo qui lo scambio di corrispondenza con il sig. Brard, sindaco di Montreuil, quando aveva espulso queste stesse famiglie un anno fa. Per non lasciarvi senza nulla nel frattempo, segnaliamo fin d'ora che il sig. Brard, deputato sindaco apparentato comunista li aveva reinviati al suo amico il sig. Jean Tiberi per risolvere il problema.