Documento su Rom del Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno
Di Fabrizio (del 16/07/2006 @ 10:58:11, in Italia, visitato 1715 volte)
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Tommaso Vitale:
Il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero
dell'Interno ha realizzato una pubblicazione su "Le comunità sprovviste di
territorio, i Rom, i Sinti e i Caminanti in Italia", che ha il merito
di affrontare una materia così complessa con grande chiarezza di impostazione,
attraverso capitoli ben definiti ed un linguaggio accessibile a tutti.
Lo studio, come sottolineato dal Capo del Dipartimento delle Libertà Civili
Prefetto Anna Maria D'Ascenzo, rappresenta un qualificato momento di riflessione
su queste significative realtà del contesto
contemporaneo e si pone nel solco della tradizionale vocazione
dell´Amministrazione Civile dell´Interno a sviluppare una conoscenza globale ed
approfondita dei fenomeni che interessano il tessuto sociale del Paese.
Il lavoro, come evidenziato nella prefazione all'opera, dal Direttore Centrale
per i Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze, Prefetto Perla Stancari,
costituisce una tappa fondamentale di quel processo di
analisi dei molteplici aspetti della realtà culturale delle minoranze, e con
esso è stato perseguito un obiettivo molto forte, che si raccorda alla necessità
improcrastinabile di un dialogo interculturale ed interreligioso, invocato
costantemente da Giovanni Paolo II nel corso del suo pontificato (…ogni cultura
ha qualcosa da insegnare circa l´una dimensione o l´altra di quella complessa
verità. Pertanto la “differenza”, che alcuni trovano così minacciosa, può divenire, mediante un
dialogo rispettoso, la fonte di una più profonda comprensione del mistero
dell´esistenza umana).
L'autore dell'opera, il viceprefetto Mario Scalia, profondo conoscitore delle
minoranze linguistiche in Italia, ha affrontato il tema delle comunità senza
territorio a tutto tondo, partendo dalla normativa in
materia per poi calarsi nelle problematiche dei popoli nomadi, fornendo dati di
grande interesse sulla loro consistenza numerica, sulle loro origini, sugli
insediamenti e sulle aree geografiche particolarmente
interessate dal fenomeno. *Evidenziate in particolar modo le problematiche della
discriminazione, della scolarizzazione, della lingua, della religione e delle
tradizioni culturali di queste genti che, pur presenti e visibili nel nostro
quotidiano urbano, sembrano appartenere ad un altro continente, ad un altro
tempo. Non mancano nell'opera neppure riferimenti agli aspetti filosofici del
loro vivere, i collegamenti con altre culture ed altri Stati, il ruolo della
famiglia e l'eterna conflittualità tra nomadismo e sedentarizzazione.*
Di grande interesse la spiegazione, storica ed etimologica, dei tanti termini
riconducibili al mondo dei nomadi, primo tra tutti l' etnonimo “Rom” nella loro
lingua “romanes”, che significa “uomo”, termine che li
differenzia dai non zingari, nel loro idioma detti “gagè”, che in origine
individuava i “contadini zotici e ignoranti"
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