ROMEA Brno, 21.2.2014 19:18 - Comunicato stampa dal Museo della Cultura
Romani, tradotto da Gwendolyn Albert
La ginnasta Dana Beránková (nata Gažiová). (FOTO: Lenka Grosmannová, Museo
di Cultura Romanì)
Boxe e ginnastica sono le principali discipline in cui eccellono gli atleti
romanì Alcuni hanno anche rappresentato la Repubblica Ceca ai giochi olimpici.
Le storie di questi atleti sono state presentate in una nuova mostra al Museo di
Cultura Romanì di Brno. Anche atleti romanì che in passato hanno rappresentato
l'ex Cdecoslovacchia.
Il primo atleta romanì tra tutti a rappresentare la Cecoslovacchia fu Miroslav Šandor,
pugile classificatosi 17° alle Olimpiadi di Mosca del 1980. Un più ampio
contingente romanì doveva recarsi quattro anni dopo a Los Angeles a
rappresentare la Cecoslovacchia: composta dai pugili Stanislav Tišer e Miroslav Toráč,
e dalla ginnasta Dana Gažiová (oggi Dana Gažiová-Beránková).
I loro sogni di partecipazione furono distrutti dal boicottaggio cecoslovacco
dei giochi estivi. "Ogni atleta ad alto livello che lavora duramente ha le
Olimpiadi come meta," ricorda Gažiová–Beránková.
"Sfortunatamente, lo stato non ci fece gareggiare. E' questo che mi rammarica di
più di tutta la mia carriera, perché una seconda Olimpiade è davvero un
lungo periodo per una ginnasta," dice l'atleta, aggiungendo di non essere stata
l'unica a versare lacrime per quella decisione politica.
La successiva generazione di atleti romanì non arrivò sino alla Repubblica Ceca,
con due boxers, L'udovít Plachetka e Pavol Polakovič,
ad Atlanta nel 1996. Curiosamente, entrambe si classificarono noni.
Tutte queste storie vengono presentate al pubblico nella mostra MONDO SENZA
CONFINI - ROMANI' E SPORT (SVĚT BEZ HRANIC. ROMOVÉ A SPORT). "Lo sport romanì,
passato e attuale, è tuttora un argomento di studio. E' per questo che abbiamo
deciso di raccontare queste storie sull'immenso numero di questi atleti
talentuosi e focalizzati, alcuni dei quali hanno partecipato alle Olimpiadi,"
dice la curatrice Jana
Poláková.
La mostra presenta anche le generazioni più giovani e i possibili futuri
olimpionici, come l'undicenne Patrik Kroščen di Bohumín, Europeo junior master
di kick-boxe per sei volte. La mostra sarà visibile al Museo di Cultura Romanì
dal 20 marzo al 21 settembre.