Cari lettori di Mahalla:
Mi chiamo Belén Kayser; sono giornalista e anche responsabile dei contenuti su Nawta.com,
un progetto molto personale che io e il mio compagno abbiamo lanciato il maggio
scorso. Conversiamo - non intervistiamo - con persone che abbiano un progetto
creativo in corso. Il nostro primo ospite è stato un "gagio", Moritz Pankok,
direttore artistico che gestisce un Atelier su Sinti e Rom.
Pensiamo che possiate trovarlo interessante ed è per questo che lo condividiamo
oggi con voi.
Nel caso abbiate bisogno o vogliate ulteriori informazioni,
fatecelo sapere.
Cordiali saluti,
Belén
Creaversation with Moritz Pankok from
L'art director "gagio" Moritz Pankok ha deciso di
smettere di creare, progettare e realizzare scene per i migliori teatri
tedeschi e vuole ritrovare le sue origini. La sua infanzia e
suo nonno, un romanì, l'hanno marcato in modo indelebile. "L'epopea dei Sinti e
dei Rom è una storia di fughe, esodi, che in Germania è ancora
più significativa a causa del nazismo." Perché qualcuno dovrebbe abbandonare
un'attività ben retribuita e creativa? "Per fornire uno spazio
a bravi artisti che sono scarsamente conosciuti e hanno il doppio impegno di
trovare un posto nell'arte e nella società di oggi." E questo posto è Kai Dikhas,
"Posto da vedere".
Per saperne di più sulla realizzazione del reading "Sinti and Roma: A tale of scape"
Qui la
versione spagnola
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