Roma.Press.Agency
Jarmila Vaňová | 2010-09-24
Oggi all'ufficio editoriale abbiamo ricevuto una lettera. Per ragioni che
saranno chiare dopo la lettura, non menzionerò luoghi o nomi.
Il 20 settembre 2010 durante la quinta ora in una classe quarta elementare,
un'insegnante ha minacciato alcuni studenti, dicendo loro che se non le
obbedivano avrebbe chiamato la polizia. E l'ha fatto. Uno dei due poliziotti
entrato in classe era una vecchia conoscenza. Iniziò a battere un manganello sui
banchi, gridando: "Dannati zingari, chi vuole assaggiarlo?" Poi entrambe i
poliziotti hanno picchiato sulla testa i bambini rom e sbattuto la loro
testa sui banchi. Così la polizia ha picchiato 7 bambini. I bambini dalla paura
se la sono fatta addosso e sono corsi a casa. Piangendo hanno detto che non
sarebbero più andati a scuola. Hanno raccontato ai genitori tutto ciò che era
successo a scuola. Le madri rom sono corse a scuola per vedere la direttrice.
Quest'ultima ha detto di non essere informata sulla venuta della polizia a
scuola, ma poi ha aggiunto che la polizia può intervenire a scuola ogni volta
che i bambini non obbediscono. Più tardi, nel suo ufficio, alla presenza della
polizia, ha accusato una delle madri di aver afferrato per la gola l'insegnante
che aveva chiamato la polizia, dicendole che poteva avere dei problemi in quanto
le insegnanti sono protette. Solo 15 minuti prima la direttrice aveva detto di
non essere a conoscenza di niente. Le madri hanno rigettato con forza l'accusa
della direttrice. Alla fine la madre accusata ha una testimone che dice che non
ha attaccato l'insegnante, ma ha solo alzato la voce. Chi non griderebbe se
qualcuno picchiasse i suoi bambini?
Più tardi una delle madri è andata al commissariato locale con suo marito ed il
bambino che era a scuola. Sono stati ricevuti dagli stessi poliziotti che erano
stati a scuola. Hanno negato tutto, dicendo dinon aver picchiato i bambini.
Hanno sgridato la madre, dicendo che è colpa dei genitori che non si prendono
cura dei loro bambini. La polizia ha anche rifiutato di fare un rapporto, ed i
genitori sono tornati a casa col loro figlio.
Nei 5 giorni seguenti, 7 bambini per la paura non sono andati a scuola.
Sin qui la lettera.
No comment.
L'ufficio editoriale ha contattato un'organizzazione dei diritti umani ed
inoltre seguirà personalmente questo caso.