BresciaOggi.it CRONACA IL CASO. La «ribellione silenziosa» dei nomadi di
via Orzinuovi
Gordon Quirini: «Pochi mesi fa ho perso un figlio per colpa di un virus. Non
voglio che accada ancora»
22/02/2010
I sinti ieri sera durante il trasloco in via Orzinuovi FOTOLIVE/Morgano
«Non possiamo andare avanti così. I nostri figli stanno male, è tutto inverno
che li portiamo in ospedale, lo scorso anno mia moglie, incinta di sette mesi,
perse un bambino perchè si ammalò: io non voglio che questa situazione si
ripeta». Parole di Gordon Quirini, una delle centocinquanta persone che abitano
il campo nomadi di via Orzinuovi 108 e che da tempo si trova a vivere in
condizioni igieniche proibitive. Una realtà che cozza con quella delle «casette»
fatte costruire con fondi regionali dalla giunta Corsini qualche anno fa:
tredici abitazioni che possono ospitare altrettante famiglie. Strutture vuote
che l'attuale amministrazione comunale ha provveduto a far chiudere tenendole
sorvegliate per evitare qualsiasi tipo di inconveniente.
MA DA IERI SERA, con il calare della luce, nell'area davanti a quelle abitazioni
(civico 100 di via Orzinuovi) hanno iniziato a fare capolino alcuni sinti in
fase di trasloco dal campo nomadi situato a una ventina di metri. «Non possiamo
occupare le abitazioni perchè sarebbe un reato e non è giusto - assicura Gordon
Quirini - : però vogliamo far sentire la nostra voce a chi amministra Brescia,
siamo dei residenti che vorremmo poter usare quelle case che, in fondo, sono
state fatte anche per noi. Siamo pronti a usarle, le nostre famiglie ormai
vivono in condizioni sanitarie impossibili. Basti pensare che non siamo nemmeno
in possesso delle fognature, è chiaro che in una stagione del genere non
possiamo andare avanti. Non abbiamo nessuna intenzione violenta, vorremmo solo
trovare una soluzione che sia ideale per entrambe le parti».
Stamattina, quando l'occupazione dell'area antistante le «casette» sarà
completate ci sarà l'inevitabile presa di posizione dell'amministrazione
comunale: la zona è videosorvegliata, è improbabile che l'operazione dei sinti
sia passata sottotraccia. Probabilmente ci saranno dei colloqui, degli scambi di
vedute e chissà che, quelle casette costruite dalla giunta Corsini non possano
essere date in uso ai sinti. A giovarne sarebbe soprattutto la salute dei
quaranta bambini che abiterebbero nel campo di via Orzinuovi.
Daniele Bonetti