Da
SpoletoOnLine
Venerdì dalle 9.30 l'incontro per 'contrastare ogni forma di discriminazione
e rispettare e tutelare l'uguaglianza e la dignità di tutte gli essere umani'
Nell'ambito della campagna nazionale "Io non discrimino", promossa da Amnesty
International, si tiene a Spoleto venerdì 17 ottobre alla Sala Monterosso di
Villa Redenta (dalle ore 9.30 alle 12.30 e poi dalle 16.30 alle 19.30) un
convengo partecipativo dal titolo "Io non discrimino - Di
razzismo si muore: è ora di reagire".
L'appuntamento di Spoleto, che si inserisce in una serie di iniziative in ambito
nazionale per raccogliere adesioni con l'impegno a "contrastare ogni forma di
discriminazione e rispettare e tutelare l'uguaglianza la dignità di tutte gli
essere umani", è organizzato dal Centro Culturale "Città Nuova" con il
patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di
Spoleto.
Il convengo di apre con i saluti di Damiano Stufara, Assessore alle Politiche
Sociali della Regione dell'Umbria; di Giuliano Granocchia, Assessore alle
Politiche Sociali della Provincia di Perugia e di Patrizia Cristofori, Assessore
alla Formazione del Comune di Spoleto.
I relatori sono Tommaso Vitale, ricercatore di Sociologia Generale
dell'Università Statale Bicocca - Milano, Demir Mustafa, vicepresidente
Nazionale della "Federazione Rom e Sinti Insieme" e Luigino Ciotti,
Coordinamento Tavola della Pace di Perugia.
Previsti gli interventi di Rosella Benedetti Del Rio, rappresentante della
Comunità Buddista Soka Gakkai; Gianfranco Formenton, Assistente Scout Spoleto 1
Parroco di S. Martino e S. Angelo; Giampaolo Loreti, Presidente A.N.P.I. -
Spoleto; Filomeno Lopes, giornalista Guinea Bissau; Fausto Manasse Referente
"Associazione Italia-Israele"; Abdel Qader, Imam di Perugia; Lindita Ura,
Comunità Albanese di Spoleto. Presiede Luigi Sammarco, Presidente del Centro
Culturale "Città Nuova".
La campagna IO NON DISCRIMINO intende denunciare le varie forme di
discriminazione per motivi di origine etnica o nazionale, status sociale o
economico, colore, genere, orientamento sessuale, lingua, religione, cultura,
opinione politica che annullano o mettono a rischio i diritti e la dignità di
milioni di esseri umani nel mondo.
"L'articolo 1 della Dichiarazione Universale dei diritti umani afferma
solennemente che tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e
diritti. Ma la realtà di ogni giorno è che non tutti gli esseri umani sono
eguali in dignità e diritti" - ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della
Sezione Italiana di Amnesty International, in occasione della presentazione
della campagna dell'associazione sul tema della discriminazione.