Ustiben report 24 May
Situazione di crisi al confine tra Grecia e Macedonia
portata alla Corte Europea
RomNews ha riportato la notizia, che nasce dal rifiuto delle guardie di frontiera di permettere a oltre 600 rifugiati Rom di passare la frontiera greca.
Sul caso sono mobilitati anche gli avvocati del Roma National Congress. Secondo gli accordi stipulati con la Convenzione Europea per i Diritti Umani (1997), la Macedonia deve consentire ai Rom del Kossovo
lì rifugiati, di chiedere asilo in Grecia.
"Confidiamo nel parere della Corte Europea", indica una fonte del RNC.
D'altra parte, la risposta greca è stata di schierare i propri carri armati a presidiare il confine.
A Skopje si attende l'arrivo del segretario RNC, Rudko Kawczynski. Esperto negoziatore, si è offerto come mediatore per un'intesa che soddisfi tutte le parti coinvolte. Il suo intervento è stato richiesto dopo che le Forze Speciali macedoni sono intervenute con durezza a respingere i dimostranti Rom che premevano alla frontiera. Tra i feriti, il consigliere RNC Asmet Elezovski, e il reporter di RomNews Martin Demirovski.
I rifugiati avevano lasciato Skopje alle 4 del mattino del 20 maggio, con un convoglio di 13 autobus, dopo la chiusura del centro di accoglienza UNHCR nella città di Suto Orizari.
Inizialmente le proteste si sono tenute davanti al comando UNHRC e a diverse ambasciate nella capitale. Ma gli appelli per un ritorno in Kossovo in condizioni di sicurezza, oppure di essere accolti in altri stati, non ha ricevuto risposte. Più di 40 Rom che avevano fatto ritorno in Kossovo sono stati uccisi e molti altri minacciati e perseguitati dall'etnia albanese, ostile alla loro presenza in Kossovo. Dal 1999 sono 80.000 i Rom che hanno dovuto lasciare il Kossovo, per scappare in Serbia, Montenegro o in Macedonia, altri rifugiandosi in Gran Bretagna, Germania, Francia e Danimarca.
"L'inizio delle deportazioni di massa da questi paesi, unita al perdurare delle violenze etniche in Kossovo e al contemporaneo smantellamento dei centri di accoglienza dell'UNHRC, ha dato inizio alla nostra protesta" afferma
Elezovski.
Per protestare:
www.romanetwork.org/protest2.htm
Altre notizie su:
www.lafn.org/~romanokongreso
- www.romanews.com
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Da: AzbijaMemedova
A
Valeriu e amici
Per
favore, fate circolare queste informazioni sulla posizione del
Governo della Macedonia riguardo la situazione dei Rom a
Megitlija (confine Greco-Macedone)
Grazie!
fonte:
Macedonian
Information Agency
I
Rom kossovari, accampati da 10 giorni in località
"Medzitlija", potrebbero cambiare il loro
status da persone sotto aiuto umanitario a
rifugiati. Questo il parere espresso lunedì 26
maggio dal governo macedone.
"Se
qualcuno dei 611 Rom rifiutasse la richiesta che
garantisse loro lo status di rifugiato, dovremmo
applicare la legge sui residenti stranieri e
dovrebbero essere riaccompagnati in patria"
afferma il portavoce governativo Saso Colakovski.
In
questo modo, la Macedonia intende rispettare le
convenzioni internazionali sui rifugiati e sui
diritti umani e poter garantire aiuto umanitario a
circa mezzo milione di rifugiati provenienti dai
territori dell'ex Yugoslavia. Nella sessione del 1
marzo il governo ha assunto la decisione di offrire
protezione temporanea alle popolazioni non-di-etnia
albanese, sino al 28 settembre 2003.
Il
governo non intende incoraggiare la costituzione di
campi illegali per i rifugiati e di ogni altro tipo
di sistemazione che non sia conseguente alle
risoluzioni adottate. Ciò si riferisce in
particolar modo a tutte quelle "sistemazioni di
fortuna", prive di infrastrutture tali da
acconsentire una vita dignitosa e salubre.
Colakovski
ha voluto richiamare i Rom kossovari a regolarizzare
la loro posizione e quanti stazionino tuttora al
confine di "Medzitlija" a ricorrere a
un'accoglienza famigliare oppure al centro
collettivo di Katlanovo.
Il
governo macedone fornirà nei prossimi giorni i
moduli per ottenere lo status di rifugiato a chi ne
farà richiesta, ha aggiunto Colakovski, ricordando
che al confine attualmente sono presenti
rappresentanti dell'UNHCR, UNMIK e dell'Unione
Europea.
Il
governo ritiene che attualmente le condizioni di
sicurezza per i rimpatriati in Kossovo stiano
migliorando, e chiede alla comunità internazionale
di applicarsi perché sia consentito di rimpatriare
in maniera sicura e dignitosa, anche in previsione
del fatto che a fine settembre scadranno le
condizioni poste dal governo per la protezione
temporanea degli stranieri arrivati in Macedonia.
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Ustiben
report
RIMARREMO E MORIREMO QUI, AFFERMANO I RIFUGIATI ALLA FRONTIERA
Un portavoce dei circa 700 Rom
ha fatto questa affermazione, nel caso venga loro ancora
rifiutato di attraversare il confine con la Grecia.
Un'equipe medica ha già
lanciato l'allarme: senza cure, prevenzione, strutture, cibo,
acqua e assistenza medica, i rifugiati sono a rischio di vita;
inclusi 270 bambini, tra cui neonati e 10 donne in attesa.
Da circa due settimane, i Rom del Kossovo sono accampati su un
altopiano, senza tende, coperte e carburante. Le notti sono
molto fredde, e durante il giorno si alternano sole a picco con
rovesci di pioggia improvvisi.
"Siamo a pochi passi dalla frontiera," riferisce
Martin Demirovski, corrispondente di Romnews "ma se
tentiamo di spostarci siamo caricati dai soldati".
Secondo Medecins du Monde-Grecia, che settimana scorsa hanno
visitato il campo provvisorio, molti sono sofferenti di
bronchiti, disturbi respiratori, diarrea e altre infezioni.
Per i più provati - l'agenzia UNHRC ha distribuito del pane. La
stessa agenzia è la responsabile della situazione attuale,
avendo arbitrariamente chiuso i campi rifugiati a Skopje dal 31
marzo.
Il Comitato Macedone di Helsinki richiede urgentemente al Primo
Ministro Branko Crvenkovki di permettere ai profughi di lasciare
la Macedonia, ma nonostante l'appello di molte ONG, le frontiere
rimangono chiuse.
"Il nostro caso deve andare alla Corte dei Diritti
Umani" ha commentato Rudko Kawczynski, portavoce del RNC
(Roma National Congress). "Ma quanti bambini rischiano di
morire prima che Crvenkovski ponga i diritti umani nella sua
agenda?"
Asmet Elezovski, attivista RNC giunto a Medjitelija con i Rom e
lui stesso ferito negli scontri, dice che c'è bisogno di una
pressione crescente verso il governo macedone e gli stati
europei.
VOGLIATE AGGIUNGERE LA
VOSTRA PROTESTA, indirizzandola a:
Foreign
Minister Ilinka Mitreva
Altre
informazioni su: www.lafn.org/~romanokongreso
RACCOLTA
AIUTI: martindemirovski@hotmail.com
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Lettera aperta dei
Rom a Prodi
www.carta.org
- Notizia segnalata anche da
mir.it
Grazie ad Anna
Scavuzzo della
Rete
Civica di Milano
per la
segnalazione
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La protesta da
Londra e dall'Europa
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Ustiben report 20 June Attivisti
Rom occupano l'Ambasciata Macedone a Londra
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